San Cipirello, indagini sull’incendio del camion di una ditta

I carabinieri indagano su un incendio che ieri notte ha distrutto un autocarro in via Enrico Berlinguer a San Cipirello. A Santa Cristina Gela invece i militari, in una diversa operazione, hanno denunciato un sessantanovenne che stava incendiando alcune sterpaglia nei pressi di un’area boschiva. E il fuoco ha fatto capolino pure a Termini Imerese, nei pressi della Bienne Sud, ex azienda indotto Fiat. Tanta paura, ma nessun ferito. L’incendio di origine dolosa che a San Cipirello ha distrutto un mezzo della ditta edile «Dolmen Costruzioni» di Roccamena è stato appiccato intorno alle 4 e 30 di ieri. L’a ut o c a r ro, modello Camb BF300, fa parte del parco mezzi dell’impresa intestata ad una quarantaduenne: G. L., nata a Corleone ma residente a Roccamena. L’impresa però sarebbe di fatto gestita dal marito: S. G. G. di 47 anni. Il mezzo incendiato si trovava davanti un’officina meccanica che sorge lungo la circonvallazione del comune alle pendici di monte Iato, dove da 20 giorni era in riparazione. Le fiamme sono state appiccate a notte fonda. A lanciare l’allarme è stato un automobilista di passaggio che, dopo aver notato il rogo, ha allertato i soccorsi. Sul posto sono così giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Partinico ed i carabinieri. Attorno al mezzo, privo di batteria elettrica, sono state trovate tracce di liquido infiammabile. In pochi minuti le vampe hanno avvolto il mezzo, la cui cabina è andata completamente distrutta. Sul danneggiamento indagano adesso di carabinieri di San Cipirello, che fanno capo alla compagnia di Monreale. La stessa a cui appartengono i militari che, nei giorni scorsi, a Santa Cristina Gela hanno sorpreso e denunciato un sessantanovenne del luogo mentre dava fuoco ad alcune sterpaglie. La pattuglia dei militari che perlustravano il territorio ha notato M.F.G. in contrada «Fifì» mentre stava utilizzando un accendino. A pochi metri sorge un’area boschiva di importanza naturalistica. Da qui il pericolo di danni maggiori, scongiurato grazie all’intervento dei carabinieri della stazione di Santa Cristina Gela. La contrada si trova, infatti, nel territorio del Comune albanofono. Il denunciato è un soggetto noto alle forze dell’ordine: l’uomo, già sottoposto all’obbligo di presentazione in caserma, è stato colto in flagranza mentre bruciava alcune sterpaglie su un terreno demaniale che costeggia un’a re a in cui sorgono alberi.

Sembra che l’anziano volesse appiccare le fiamme alle sterpaglie per far ricrescere l’erba fresca. Una pratica rischiosa ma diffusa nel mondo agro-pastorale. L’uomo dovrà adesso rispondere del reato di tentato incendio boschivo. E un vasto incendio è divampato sempre ieri all’alba nell’area industriale di Termini Imerese. Il rogo è stato innescato nei pressi della Bienne Sud, ex azienda dell’in – dotto Fiat che si occupava della verniciatura dei paraurti della Lancia Ypsilon. Sono intervenuti i carabinieri e i vigili del Fuoco che hanno spento l’i n ce n d i o. Una grossa nube di fumo nero si è diffusa in contrada Scialandra, una zona con numerose ville e abitazioni private. Secondo quanto accertato dai pompieri le fiamme sarebbero partite da un cumulo di spazzatura e alimentate dalla plastica ancora rimasta nei pressi dell’azienda

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