Borgetto, coltellate per un incidente, condannato a 5 anni e 6 mesi

    Nuovi  guai giudiziari per un pregiudicato di Borgetto  che  tre anni fa aveva accoltellato all’addome  un uomo  anch’egli di  Borgetto dopo  una lite scoppiata in seguito ad un banale incidente stradale. Adesso  il giovane deve scontare  una pena di cinque anni e sei mesi di reclusione per tentato omicidio aggravato , commesso a Borgetto . Ad essere arrestato  in esecuzione di  un ordine di  carcerazione ,emesso dal tribunale di  Palermo ufficio esecuzioni  penali  ed eseguito  dai carabinieri della compagnia di Partinico , è  stato Gianfranco Cangialosi, 35 anni,  disoccupato , con precedenti di polizia. L’arrestato è stato  già condotto  presso il carcere “Lorusso” di Palermo, dove dovrà scontare la pena. La vicenda, risale alla mattina del 4 ottobre del 2016, quando  Cangialosi in seguito ad  una lite  scaturita per  un lieve incidente stradale accoltellò all’addome Vincenzo  Dilluvio, oggi 54enne.  Cangialosi allora  fu arrestato dai  carabinieri  della compagnia di  Partinico, che  hanno condotto le indagini , per tentato omicidio. Teatro della lite sfociata nel  sangue, la piazzetta Fleres , a pochi  passi dal centralissimo corso Roma.   Tutto era scaturito da una piccola collisione tra l’auto di  Cangialosi e il  motorino guidato dal  figlio di  Dilluvio  che aveva portato al danneggiamento  dell’auto dell’odierno arrestato. In particolare, alla base  dell’acceso diverbio ci sarebbe stata  una richiesta di 50 euro che  Cangialosi  avrebbe avanzato  al figlio  del  ferito, quale indennizzo  forfettario  per il danno subito dal proprio autoveicolo imputato  da  Cangialosi al  giovane. Quest’ultimo  avrebbe rifiutato la richiesta ed avrebbe  chiesto l’aiuto del proprio padre, Vincenzo  Dilluvio, che  giunto  immediatamente sul posto ha avuto un acceso  diverbio  con l’automobilista.  Gli animi si sarebbero rapidamente riscaldati e dalle  parole si sarebbe  passati ai fatti .  Così un tamponamento  dalle lievi conseguenze si sarebbe trasformato in  violento  corpo a corpo. Nel corso della  lite , sfociata nel sangue, Cangialosi sferrò un fendente che colpì  all’addome  Dilluvio, il quale trasportato d’urgenza con l’ambulanza del 118   all’ospedale di  Partinico, fu sottoposto ad un  intervento  chirurgico, ben riuscito. Un  diverbio , acceso per soli 50 euro, che avrebbe potuto avere  conseguenze irreparabili. Adesso per Cangialosi l’ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Palermo ufficio esecuzioni  penali, eseguito  dai  carabinieri  della compagnia di Partinico.

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