Alcamo, 14 vigili urbani citano il comune in giudizio per indennità non percepite

Per ottenere il riconoscimento delle indennità relative al vecchio «fondo per il miglioramento dei servizi di polizia municipale», 14 caschi bianchi si sono rivolti al Tribunale del Lavoro, citando in giudizio il comune di Alcamo. Si tratta di un importo complessivo di circa 300 mila euro che l’ente locale non gli avrebbe mai liquidato.   L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacomo Surdi  si è costituita in giudizio e la prima udienza è stata fissata per il prossimo il 13 dicembre. I Vigili Urbani hanno prodotto una certosina documentazione per motivare la rivendicazione dei propri diritti, evidenziando che il Comune di Alcamo pur avendo approvato il «Piano di miglioramento dell’efficienza dei servizi della polizia municipale» per il triennio triennio 2012-2014, avrebbe elargito solo parzialmente le indennità previste.    Per l’anno 2013 il municipio ha corrisposto una quota inferiore all’importo dovuto, circa 60 mila euro in meno, mentre per il 2014 non è stato liquidato nulla a fronte di un calcolo dell’indennità rivendicata di oltre 200 mila euro. Secondo la memoria difensiva depositata dal segretario generale del Comune Vito Bonanno e dal sindaco Domenico Surdi questi soldi non sarebbero mai arrivati dalla Regione. Nel 2013 a fronte di 233 mila euro ne sono stati trasferiti soltanto 65 mila, mentre  nel 2014 non venne incassato nulla perché nel frattempo,  il  fondo unico per il funzionamento delle autonomie locali venne abrogato. Le somme, infatti, sarebbero state negate dalla Regione al Comune che aveva inoltrato istanza di richiesta per lo stanziamento.   

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