Corleone, gli operatori del Cidma sono tornati al lavoro, trovato l’accordo con i sindacati

  Sono tornati al lavoro i collaboratori del Cidma, il centro internazionale di documentazione antimafia di Corleone.  Dopo le proteste dei giorni scorsi, all’incontro convocato ieri  tra il consiglio direttivo,  Cgil Palermo e Nidil Cgil Palermo, è stato  trovato un accordo a tutela dei lavoratori. I sindacati  hanno apprezzato l’apertura  del presidente del Cidma, nonché sindaco di Corleone,  Nicolò Nicolosi, grazie alla quale è stato possibile trovare un accordo immediato sull’aumento della retribuzione  e sull’istituzione di un tavolo tecnico che nelle prossime settimane  definirà gli aspetti  legati alla posizione lavorativa dei collaboratori.

   “Siamo soddisfatti dell’esito incontro – dichiarano Calogero Guzzetta, segretario Cgil Palermo e Cosimo Lo Sciuto, segretario Camera del Lavoro di Corleone  – I  lavoratori avranno un beneficio economico  immediato con l’aumento del 50 per cento delle provvigioni per i tour del sabato, della  domenica e dei festivi e apprezziamo inoltre l’apertura dell’amministrazione Nicolosi su una serie di altre questioni da noi poste relative alla costituzione di una graduatoria, che tenga conto dell’esperienza lavorativa maturata,  e alla tipologia dei  contratti di lavoro, aspetti di cui si discuterà al tavolo tecnico. “Ci siamo impegnati a fare tutto ciò che può essere fatto – dice il sindaco Nicolò Nicolosi,   – ovviamente nei limiti della situazione finanziaria del Centro. Per cominciare siamo d’accordo ad implementare di 5 euro le quote percentuali per le giornate festive. Il Cidma è un valore che vogliamo difendere e che non può assolutamente chiudere. Nei giorni in cui è stato chiuso per la protesta dei lavoratori, ci sono state delle persone che si sono spese affinché ciò non avvenisse. Ed è giusto sottolineare che lo hanno fatto a titolo gratuito e non secondo logiche clientelari, come invece è stato detto”. “La nostra volontà di collaborare è massima – continua Nicolosi – e lo è sempre stata, fin dal nostro insediamento a giugno, come dimostrato già dal verbale di un primo incontro a fine luglio. Poi ci sono state una serie di incomprensioni che ad oggi mi sembrano superate. Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un’intesa con i rappresentanti sindacali, che si sono fatti portavoce delle istanze degli 11 lavoratori. Studieremo bene i conti del Cidma per capire come procedere il prossimo anno. In questo momento c’è un debito con l’Inps di circa 170.000 euro che arriva da lontano, quando le entrate non erano floride. Tanto per fare un esempio: nel 2018, gli incassi sono stati di circa 80.000 euro, ma ci sono stati anni in cui non si arrivava ad 11.000. Grazie alla rottamazione, il debito sarà estinto a rate, la prima di 19.000 è già stata pagata e ce ne sarà un’altra a novembre.

 E’ chiaro che anche queste uscite vanno considerate. E’ vero però che il Cidma è un polo che attrae e che muove l’economia di tutta Corleone e questo va tenuto in considerazione”. “Siamo molto impegnati sul versante del turismo – afferma Pio Siragusa, presidente del Consiglio comunale – e stiamo cercando di portare avanti un progetto globale. Nessuno vuole buttare fuori nessuno. Il Cidma e i suoi ragazzi sono una risorsa indispensabile e dobbiamo coordinarci tutti”.

Infine, un cenno alla richiesta dell’opposizione in Consiglio comunale di visionare i bilanci del Cidma arriva da Marcello Barbaro, membro del consiglio direttivo: “Per legge non saremmo tenuti a mostrarli perché è un obbligo solo per le partecipate, mentre noi siamo un’associazione. In ogni caso lo faremo. In questo momento i bilanci sono nelle mani del revisore dei conti, che è Leo Scalisi ed è stato nominato appena una decina di giorni fa. Solo dopo saranno portati in Consiglio”.

 

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