Castellammare del Golfo, rottamazione dei tributi non versati al comune

“Rottamazione” delle ingiunzioni di pagamento che riguardano tasse non versate al Comune come Tarsu, Tari, imposta comunale sulla pubblicità e le pubbliche affissioni. I debitori nei confronti del Comune di Castellammare del Golfo possono adesso estinguere quanto dovuto senza pagare alcuna sanzione.  La “rottamazione” avviata dal Comune riguarda le entrate per le quali ha avviato la riscossione coattiva con l’ingiunzione di pagamento: in altre parole le notifiche di pagamento tra il 2000 ed il 2017. Chi presenta istanza all’ufficio tributi entro il 30 settembre 2019, potrà saldare il suo debito senza pagare le sanzioni maturate. La definizione agevolata è applicata agli atti notificati dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. «Siamo soddisfatti -affermano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore al Bilancio Giuseppe Cruciata- per aver introdotto la definizione agevolata che rappresenta un’opportunità non solo per i cittadini che ottengono un abbattimento del debito con l’esclusione delle sanzioni, ma anche per il Comune poiché offre la possibilità di riscuotere vecchi crediti riducendo i costi amministrativi e dei contenziosi.  Abbiamo dunque ritenuto utile avviare l’agevolazione per i contribuenti del nostro Comune così da adottare misure più favorevoli ai cittadini poiché chi si trova in difficoltà a causa della crisi economica, potrà mettersi in regola con i tributi. Con l’applicazione vengono mantenuti gli equilibri di bilancio e la definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento che riguarda proprio l’abbattimento delle sanzioni che non devono più essere pagate da chi aderisce, diventa operativa dopo l’approvazione di apposito regolamento che è stato votato all’unanimità dei presenti nel corso dell’ultimo consiglio comunale che- concludono il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore al Bilancio Giuseppe Cruciata- ringraziamo interamente per aver votato favorevolmente, a prescindere dagli schieramenti politici, l’importante misura in favore dei cittadini».

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