Alcamo. Lavorava in nero e percepiva il reddito di cittadinanza, denunciato

Cinque lavoratori in nero sono stati scoperti dai carabinieri della stazione di San Vito Lo capo in un’operazione condotta insieme al Nucleo Ispettorato del lavoro e al’Inps.
Nello specifico, sono state ispezionate alcune ditte di costruzione, con relativi cantieri edili, tra i comuni di Alcamo e San Vito lo Capo.

Tra le diverse regolarità accertate, l’omessa sorveglianza sanitaria, la mancata formazione dei lavoratori sui rischi connessi alle attività da svolgere, la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale, la presenza, nei cantieri, di ponteggi non adeguatamente armati in modo da evitare il pericolo di caduta dei lavoratori e la mancata redazione del Piano Operativo di Sicurezza.

Uno dei cinque lavoratori beccati a lavorare in nero, risulta pure che percepisse indebitamente il Reddito di cittadinanza. Per lui è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria, così come agli amministratori delle due ditte coinvolte. Per loro inoltre è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale e oltre 20.000 euro tra sanzioni e ammende.

In un mese e mezzo sono stati beccati in Sicilia 26 furbetti del reddito di cittadinanza, una decina nella sola provincia di Palermo. Come nell’ultimo caso, anche gli altri illeciti sono stati scoperti tra i lavoratori in nero. Nei giorni scorsi un uomo è stato denunciato a Pioppo mentre lavorava in nero e percepiva contemporaneamente l’assegno mensile di 780 euro.

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