Partinico, il sindaco De Luca risponde agli attacchi del Consigliere Lo Iacono

“Spacciare un cambio di casacca verso l’UDC, per ottenere la promessa di un sostegno alle elezioni di secondo livello in consiglio provinciale, come una scelta ponderata, nell’interesse della città, fa quasi sorridere, ma offende l’intelligenza delle persone”. Il sindaco di Partinico Maurizio De Luca risponde così agli attacchi lanciati dal consigliere Giannfranco Lo Iacono, dopo il suo passaggio nelle file dell’UDC. “Il consigliere traditore che parla di tradimento, il parlamentare regionale Figuccia che pontifica sul mancato rispetto di un programma elettorale che non ha mai letto e che fino a qualche settimana prima della rottura, chiedeva solo assessorati e prebende per la sua campagna acquisti in vista delle europee. La verità è che ci sono persone con un talento innato nel portare avanti questo gioco perverso che rappresenta il tratto caratterizzante del loro impegno in politica. Sono stato eletto per rimettere in piedi questo comune da un dissesto che non ho causato io. Lo Iacono parla di 9 mesi di nulla. Evidentemente è stato impegnato ad osservare da lontano, cercando di ottenere qualche prebenda, in attesa di trovare una collocazione a lui più congeniale. I problemi della città potevano aspettare. Con un comune in dissesto, c’erano gli stipendi dei dipendenti a rischio. Abbiamo ottenuto la proroga dei contratti e il via libera al piano di stabilizzazione, una cosa tutt’altro che scontata. E’ stata avviata le riorganizzazione della macchina amministrativa e degli uffici, è stato migliorato il servizio sulla manutenzione e il decoro urbano, stiamo per riaprire lo sportello serit a Partinico per ristabilire un rapporto corretto con gli utenti e ridurre l’evasione fiscale. E’ stato approvato il nuovo piano rifiuti per ridurre gli sprechi che per anni hanno garantito carriere politiche ma che hanno causato il fallimento di questo Comune. Abbiamo avviato un percorso inedito contro le infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione, e riformato il regolamento sui beni confiscati alla mafia. Stiamo investendo molto sul rapporto con le università e con gli ordini professionali per rafforzare la capacità di programmazione del Comune e favorire nuovi investimenti. Ho elencato solo alcune delle cose fatte. Il risanamento impone scelte impopolari per garantire servizi e livelli occupazionali. Ci sono due modi di intendere la politica: c’è chi si rimbocca le maniche e chi sta a guardare con il piattino in mano. C’è chi passa giornate intere a tentare di far quadrare i conti, evitando una macelleria sociale e chi è interessato solo a garantirsi la carriera politica, preferendo i favori personali all’impegno gravoso per la città. Lascio il giudizio ai cittadini. E sui fatti non temo confronti”.

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