Strage Casermetta, Gulotta chiede 66 milioni di risarcimento allo Stato

E’ di oltre 66 milioni di euro, per aver scontato 22 anni di carcere da innocente, il risarcimento che chiederà allo Stato Giuseppe Gulotta, tramite i suoi legali Baldassarre Lauria e Pardo Cellini. La notizia emerge da un articolo pubblicato sul quotidiano La Nazione, ricordando la vicenda dell’uomo che nel 1976, all’epoca 18enne, venne arrestato e condannato all’ergastolo per l’omicidio di due carabinieri della stazione di Alcamo Marina : Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, e che poi, dopo nove processi e 22 anni dopo, venne assolto dalla corte di appello di Reggio Calabria. Giuseppe Gulotta fu vittima di un eclatante errore giudiziario e alla fine venne appurato che la presunta confessione gli venne estorta con sevizie e torture da parte di militari dell’Arma. La richiesta di risarcimento verrà depositata al tribunale di Firenze ed è indirizzata ai ministeri di Difesa, Interno e Economia e alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Intanto, domani, presso la Chiesa Maria SS della Stella di Alcamo Marina, verranno ricordati, con la celebrazione di una messa, i due militari uccisi nella strage della casermetta di Alcamo Marina. L’Arma dei Carabinieri , anche quest’anno in cui ricorre il 43° anniversario, vuole onorare la memoria dei suoi caduti rimasti vittime di un proditorio agguato sferrato da malviventi ad oggi rimasti ignoti. In quella notte del gennaio del 1976 il diciannovenne Carmine Apuzzo,originario di Castellammare di Stabia, entrato nelle fila dell’Arma da appena un anno e l’appuntato Salvatore Falcetta trentacinquenne di Castelvetrano, furono sorpresi nel sonno da malviventi che si introdussero nello stabile della casermetta “Alkamar” dopo aver forzato la porta con una fiamma ossidrica. La tragica scoperta venne fatta l’indomani mattina all’alba, quando gli uomini della scorta dell’ allora segretario del MSI Giorgio Almirante, nel transitare lungo la strada statale che costeggia la località turistica, notarono la porta della caserma completamente divelta e una volta introdottisi all’interno dei locali rinvennero i corpi dei due Carabinieri senza vita. Al termine della celebrazione eucaristica, alla presenza delle Autorità religiose, militari e civili, verrà depositata una corona di alloro presso la stele commemorativa dell’eccidio.

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