Processo Visir, l’imprenditore di Borgetto Billeci riconosce in aula il presunto estortore

Oggi al processo Visir ha testimoniato il presidente dell’associazione antiracket di Partinico LiberJato Francesco Billeci, l’imprenditore di Borgetto che aveva subito e immediatamente denunciato un tentativo di estorsione per un lavoro pubblico a Marsala.

Nell’udienza precedente a testimoniare erano stati il fratello Salvatore Billeci ed il loro dipendente Pietro Rappa, anche loro membri di LiberJato.

Nella lunga testimonianza Francesco Billeci ha risposto ricostruendo i fatti e riconoscendo il suo estortore che ascoltava da dietro le inferriate.

Quando gli avvocati difensori degli imputati hanno provato a farlo cadere in contraddizione ha risposto con precisione ricostruendo anche il momento della denuncia quando, dopo aver consultato Enrico Colajanni di LiberoFUTURO, contattarono la Squadra mobile di Trapani dove poi si recarono insieme per verbalizzare la denuncia.

In queste settimane Billeci è anche impegnato come vittima nel processo Kelevra a Palermo a causa dell’uccisione del suo cane per mano della mafia partinicese. In quest’altro processo a testimoniare sono stati chiamati anche la moglie di Billeci e l’imprenditore Bernardo Taormina, anche lui componente dell’associazione antiracket.

A darne notizia è l’associazione Libero Futuro che in una nota afferma: “un impegno antimafia corale, indiscutibile e costante negli anni quello dell’associazione LiberJato per cui appare francamente inverosimile l’accusa formulata dalla Prefettura di Palermo di trattarsi di “associazione infiltrata dalla mafia”.

I legali Giuseppe Accardo e Francesca Tolomeo, entrambi per il foro di Marsala, difensori dei fratelli Billeci e dell’associazione Antiracket LiberoFuturo Palermo, esprimono soddisfazione per l’esito dell’udienza odierna del processo “Visir”. Nello specifico l’Avvocatessa Tolomeo afferma che “la testimonianza del signor Billeci Francesco ha confermato nitidamente l’impianto accusatorio, riscontrando le dichiarazioni rese dai testi Billeci e Rappa rese alla scorsa udienza”.

Il procedimento è stato rinviato dal Tribunale di Marsala al 14 giugno 2018, termine in cui i periti illo tempore nominati dovranno riferire sulle trascrizioni relative alle intercettazioni. Sul punto l’Avv. Accardo precisa “siamo convinti che all’esito dell’attività dei periti verranno offerti ulteriori elementi di riscontro alle dichiarazioni delle vittime”.

 

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