82 lavoratori ex Aps a rischio, Amap valuta aumento delle tariffe

Alta tensione all’Amap tra i sindacati e l’azienda per lo spettro del licenziamento di 82 lavoratori. La società palermitana infatti ha ottenuto solamente da 33 comuni su 52 l’affidamento del servizio idrico al posto della fallita Aps. E dunque il carico di personale risulta eccessivo. A renderlo noto ai sindacati è stata la stessa Amap. In una nota ha fatto sapere alle organizzazioni che si sta rivalutando la dotazione organica. La presidente Maria Prestigiacomo non sarebbe interessata ad acquisire il ramo d’azienda di Aps, non ritenendo conveniente l’offerta della curatela fallimentare. L’erogazione ai comuni quindi avverrà con le reti e gli impianti messi a disposizioni degli enti locali, ma bisognerà contenere le spese. L’azienda di Via Volturno sta rivedendo tutti i costi, personale compreso. Una situazione che agita i sindacati che si dicono contrari inoltre all’esternalizzazione di alcuni servizi , come la lettura dei contatori. Il piano industriale approvato da Amap prevede pure dei ritocchi alle tariffe. Al momento un litro di acqua a Palermo costa 11 centesimi. In città l’aumento sarà dello 0.5% mentre in provincia del 6,5. A decidere comunque sarà il comune di Palermo, azionista di maggioranza e Leoluca Orlando, che recentemente è stato eletto presidente dell’Ati, il nuovo organismo che sostituisce il vecchio Ato.

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