Carini. Si complica la situazione per i 139 lavoratori del Cedi Sicilia

Continua l’occupazione del Cedi Sicilia di Carini e scoppia il caso sull’accordo che l’azienda avrebbe stipulato con le organizzazioni sindacali Asia e Cildi che rappresentano la maggioranza dei dipendenti. Accordo che prevederebbe il ricorso alla cassa integrazione straordinaria in sostituzione dei licenziamenti ma che non è condiviso dalle altre sigle sindacali di categoria della Cgil, Cisl e Uil, secondo le quali l’accordo sarebbe nullo e metterebbe a rischio tutti e 139 lavoratori che sono ad un passo dal licenziamento. Secondo quanto dichiarato dalle sindacaliste Monia Caoiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto a blogsicilia.it «si corre il grave rischio che il ministero non accolga la richiesta a danno dei lavoratori che si vedrebbero privati dell’unica possibilità di sostentamento, ovvero l’indennità di cassa integrazione. Ci riserviamo –aggiungono- di agire anche per via legale se le azioni poste in essere dalla società dovessero arrecare danni di qualsiasi natura ai lavoratori. Abbiamo appreso che, nonostante sia ancora in corso l’esame congiunto già avviato con i tre sindacati, la società, in dispregio alle norme di legge, ha realizzato un incontro con due sigle sindacali autonome, non firmatarie del contratto collettivo e non rappresentative sul piano nazionale, regionale e provinciale, durante il quale ci risulta sia stato sottoscritto un accordo di cassa integrazione straordinaria, che si ritiene nullo in quanto mancante dei requisiti minimi previsti dalla legge e richiesti dal Ministero per la validità dell’accordo”. Insomma la situazione invece di migliorare si complica per i 139 lavoratori del Cedi Sicilia di Carini

fonte: blogsicilia.it

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