Al via alla progettazione impiantistica e antisismica della nuova sede dei Vigili del Fuoco di Partinico

Importante passo avanti per la creazione della nuova sede del distaccamento periferico dei Vigili del Fuoco di Partinico.

Esponenti di rilievo dei Comandi del Corpo di Palermo e di Terni, sono già al lavoro per progettare l’impiantistica funzionale del bene confiscato alla mafia destinato ad accogliere la nuova sede che, tra l’altro, verrà anche adeguato ai sistemi antisismici.

Il gruppo di Lavoro formato dalla direzione centrale per le risorse logistiche e strumentali del dipartimento e, nominato con Decreto Ministeriale del Capo del Corpo il 4 aprile scorso, è composto dal Coordinatore Erich Granata della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco Sicilia, da Angelo Tortorici del Comando Provinciale di Palermo e da Angelo Capolongo del Comando Provinciale di Terni.
Insieme, progetteranno le opere di adeguamento impiantistico, funzionale e sismico dell’edificio.

Si tratta di un immobile sottratto alla mafia che, l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, ha consegnato lo scorso 23 gennaio, alla direzione regionale dell’agenzia del demanio per l’assegnazione al Dipartimento dei Vigili del Fuoco.

A renderlo noto, con un comunicato, è la confederazione siciliana dell’unione sindacale di base che seguirà i lavori del gruppo per accelerare la meritata consegna.

La nuova sede del distaccamento dei vigili del fuoco di Partinico sorgerà in contrada Magna nel territorio di Borgetto.

La struttura, che insiste su un vasto appezzamento di terreno, si trova di fronte ad un centro commerciale del luogo e, a suo tempo, venne confiscata ad un imprenditore di Partinico, Bonaventura Di Giorgio, rimasto coinvolto in inchieste di mafia.

“L’incessante lavoro portato avanti in tutti i questi anni – scrive nella nota il segretario dell’Usb Palermo Massimo Pirrone – inizia a portare i suoi meritati frutti. E’ dal lontano 2004, con la ex RSU, che la sede del distaccamento periferico di Partinico reclama una particolare attenzione rispetto alle sue condizioni igienico-strutturali; numerosi sono stati i sopralluoghi consumati nelle svariate strutture immobiliari proposte e ricercate dall’Amministrazione, anche con mirati bandi per la disponibilità di locali da destinare all’uso istituzionale di categoria. Finalmente – prosegue Pirrone – in un clima di accentuata contraddizione con l’attuale e la precedente Dirigenza Amministrativa del Comando dei Vigili del Fuoco di Palermo, riteniamo giusto considerare momentaneamente soddisfacenti gli impegni assunti dalle parti chiamate in causa, per la definizione del passaggio successivo alla consegna della sede che dovrà, da qui a breve – conclude – ospitare definitivamente, la nuova sede di servizio del Distaccamento Periferico dei Vigili del fuoco di Partinico”.

L’attuale sede dei pompieri di Viale Regione, per cui lo Stato corrisponde un canone annuale di locazione di circa 30.000 euro, è priva dei requisiti minimi di sicurezza e di spazi idonei alle attività di servizio. Costruire una struttura ex novo avrebbe comportato una spesa pubblica di circa 3 milioni e mezzo di euro.

Oltre all’evidente vantaggio in termini di funzionalità per il personale dei Vigili del fuoco, di maggiore efficienza in favore dei cittadini e, dell’enorme risparmio per le casse dello Stato, destinando un bene sottratto alla criminalità mafiosa a coloro che garantiscono la sicurezza della comunità, significa lanciare un concreto segnale legalità.

“Confidiamo in un celere evolversi degli eventi – conclude l’unione sindacale di base nella nota – utili a definire il trasferimento del personale dall’attuale sede, ormai in condizioni strutturali al limite della sopportabilità, se non peggio, ristabilendo serenità e sicurezza agli operatori del soccorso che, ricordiamo, si distinguono rispetto ad altre realtà, per numero di interventi, tipologia degli stessi e sostanzialmente per la vasta copertura del territorio di competenza. I vigili del fuoco di Partinico, infatti, intervengono in un perimetro extra-comunale impervio a causa delle criticità sia di carattere morfologico che altimetrico, aggravato dalla reale fatiscenza dei collegamenti stradali alquanto tortuosi nella loro rispettiva articolazione”.

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