Medico alcamese assolto, in appello, dall’accusa di reato associativo

L’11 febbraio dello scorso era stato licenziato senza preavviso, assieme ad un collega, dall’azienda sanitaria provinciale di Trapani, perché condannato, nel processo di primo grado dell’inchiesta Easy Crash, a 5 anni di reclusione per associazione a delinquere, truffa e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.

Adesso, per l’alcamese Giacinto Raspanti, ormai ex dirigente medico di neurologia al presidio ospedaliero di Trapani, è arrivata l’assoluzione per il primo capo di imputazione.
La sentenza della Corte di Appello di Palermo, lo ha assolto solo del reato associativo.

Confermate in toto, con alcune variazioni di pena, le condanne inflitte in primo grado al suo collega, Angelo Rizzo, ex dirigente medico di ortopedia al nosocomio di Marsala, anch’egli licenziato dall’Asp, a Leonardo Domingo, impiegato in uno studio legale, a Vito D’angelo, amministratore del centro privato Fisiomedica, e ad un fratello di quest’ultimo.

I fatti risalgono al 2009, quando, la Polstrada di Trapani, scoprì una serie di mega truffe ai danni di compagnie assicurative.

Secondo l’accusa, i soggetti coinvolti, avrebbero commesso i reati attraverso le richieste di risarcimento danni a seguito di incidenti stradali inesistenti, o lievi, attestate attraverso la predisposizione di false denunce e false testimonianze di cui venivano artatamente aggravati gli esiti.

Il meccanismo avrebbe funzionato con l’inserimento nelle pratiche di falsi certificati rilasciati dai medici ospedalieri in servizio in strutture pubbliche e private e, false fatture attestanti l’esistenza di gravi lesioni e di prolungate e costose terapie, al fine di assicurarsi un profitto costituito dalle somme liquidate dalla compagnia assicurativa.

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