Castellammare del Golfo, protocollo d’intesa per sanatoria immobili sequestrati alla mafia

Protocollo d’intesa per la sanatoria degli immobili sequestrati alla criminalità organizzata. Il protocollo è stato sottoscritto dal Comune di Castellammare del Golfo con il Tribunale di Trapani –Sezione misure di prevenzione e la Prefettura, allo scopo di tutelare tanti lavoratori impiegati in imprese ed aziende sottoposte a sequestro.

«Il protocollo proposto da Tribunale e Prefettura alla nostra amministrazione ha lo scopo di tutelare i lavoratori di aziende ed imprese commerciali sequestrate alla criminalità, che non hanno autorizzazioni e certificazioni di legge occorrenti per mantenere l’attività.

Per garantire il posto di lavoro ai numerosi occupati di queste attività e dunque tutelarli -spiegano il sindaco Nicolò Coppola ed il vicesindaco Salvo Bologna- sono stai previsti dei provvedimenti di sanatoria o l’esenzione dai tributi da parte del Comune dove si trova il bene sequestrato ma non ancora confiscato, così da garantire la sussistenza dell’azienda».

I Comuni dunque, in base al protocollo con il Tribunale e la Prefettura, sospendono ogni azione sanzionatoria e rilasciano nulla osta provvisorio per consentire l’attività di impresa. «Un atto estremamente significativo in termini di legalità che, come è precisato nell’atto sottoscritto, “mira a sradicare a convinzione che l’attività criminosa sia più efficace e conveniente delle iniziative dell’apparato statale e delle amministrazioni locali, in ossequio al principio di legalità”.

Un fine -proseguono il sindaco Nicolò Coppola ed il suo vice Salvo Bologna- che questa amministrazione intende portare avanti dando un aiuto concreto». A Castellammare i beni attualmente sotto sequestro sono un totale di circa novanta: circa 60 i terreni e i fabbricati rurali (tra proprietà esclusiva e quote indivise) e circa 30 le abitazioni in vari quartieri della città, soprattutto in zone periferiche e balneari.

«Importanti passi avanti anche per quel che riguarda i beni già confiscati: in questi giorni abbiamo approvato il progetto esecutivo dell’impresa che si è aggiudicata l’appalto dei lavori di riqualificazione e riconversione in pronto soccorso sociale dell’immobile confiscato alla criminalità organizzata in Contrada Tavolatella.

Il progetto è stato finanziato dall’assessorato della Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro, per un importo complessivo di 319.000 euro. A breve, inoltre, partono i lavori finanziati in un altro lotto di terreno con fabbricato ancora in costruzione che, con un costo di 350.000 euro, diventerà un centro diurno per disabili. Tre progetti di riqualificazione di immobili confiscati finanziati con oltre un milione di euro che ci consentono di restituire alla cittadinanza, in modo produttivo, dei beni sottratti alla mafia.

Siamo soddisfatti perché i beni diventeranno tre strutture importanti dal punto di vista sociale: un centro di pronto soccorso sociale, un centro diurno per disabili ed un centro aggregativo giovanile in contrada Crociferi.

In questo ultimo caso il bene di recente è stato inaugurato ed è già operativo -concludono il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore Salvo Bologna- con nostro orgoglio e gratitudine per le associazioni alle quali è stato assegnato e lo gestiscono, cioè l’associazione CastelloLibero in partenariato con l’Agesci, l’associazione “Libera” e l’associazione Antiracket di Castellammare».

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