Inchiesta sui lavori al porto, il comune di Castellammare chiede il risarcimento danni

Il Comune di Castellammare del Golfo si costituisce parte civile nel procedimento penale che riguarda 4 persone indagate per i lavori al porto. La Procura di Trapani ha di recente chiesto il rinvio a giudizio dei quattro indagati e la giunta comunale ha già affidato l’incarico legale per la costituzione di parte civile nel processo.

«Il Comune di Castellammare è certamente parte offesa – afferma il sindaco Nicolò Coppola-. Riteniamo opportuno affidare l’incarico della difesa degli interessi della nostra città al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti per i presunti reati. Condividiamo la scelta di impegnarci a costituirci parte civile in tutti i procedimenti penali riguardanti fatti illeciti tentati o ideati nel nostro territorio per tutelare gli interessi del Comune e di tutti i cittadini.

Inoltre -prosegue il sindaco Nicolò Coppola- la vicenda ha creato un danno economico ingentissimo perché oltre alle eventuali responsabilità che saranno accertate dalla magistratura, il cantiere è rimasto fermo per anni con serie difficoltà alla ripresa dei lavori dopo il dissequestro per i danni causati dal fermo e la necessità di predisporre relativa variante. Non secondario il danno morale e di immagine per tutti noi castellammaresi».

I lavori di messa in sicurezza del porto sono stati finanziati per un importo di oltre ventiquattro milioni di euro. Nel 2010 i lavori sono stati fermati per il sequestro del cantiere per l’ipotesi di reato di utilizzo di cemento impoverito. Nel 2013 il cantiere è stato dissequestrato ma i lavori non sono mai ripresi. «Inoltre da tempo  -prosegue il sindaco Nicolò Coppola- spingiamo per la messa in sicurezza dell’esistente e la ripresa dei lavori e da oltre un anno si susseguono incontri all’assessorato regionale alle Infrastrutture, che è l’ente appaltante, nel tentativo di trovare una soluzione con l’impresa in modo da cercare quantomeno di salvaguardare le opere realizzate che rischiano di essere definitivamente compromesse. Se non si troverà una soluzione probabilmente si dovrà procedere ad un nuovo appalto ma speriamo di trovare una soluzione condivisa».

Per quanto riguarda invece i lavori del secondo lotto, finanziati con circa quindici milioni di euro, il sindaco Nicolò Coppola spiega che «il consorzio di imprese SICS  ha già sottoscritto i contratto di lavoro  e potrà iniziare a breve. Il cantiere non è stato ancora avviato perché il rup, l’ingegnere Giovanni Indelicato, dirigente del Genio Civile di Trapani, è andato in pensione e adesso è stato sostituito nel ruolo dall’architetto Giuseppe Motisi».

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