Terrasini. Antonio Giannettino papabile candidato a sindaco

“Sembra che a Terrasini, nel nome della politica, si possa fare tutto ed il contrario di tutto e si possa dire tutto ed il contrario di tutto. Questo modo di fare politica, il tentativo di controllare il consenso della gente intorno a qualche tavolo di salotto, il considerare il cittadino esclusivamente come un numero elettorale che dovrà con il suo voto assicurare a qualcuno il “posto in politica”, credo sia proprio, la morte della politica, con la conseguenza di allontanare ancora di più la gente dalla politica: quella vera, quella al servizio della collettività”. Lo scrive in una lettera ai terrasinesi, Antonio Giannettino (nella foto), leader del movimento “Terrasini sarà bellissima” che in consiglio comunale conta sei rappresentati, tutti all’opposizione. Giannettino, vicesindaco per quattro mesi nell’allora giunta Consiglio, cinque anni fa tentò l’ascesa al Palazzo di Città conquistando oltre 1000 preferenze che non bastarono per la sua elezione. Adesso potrebbe riprovarci, candidandosi a sindaco alle amministrative di primavera, almeno così fanno intendere dal movimento che rappresenta. E siccome la campagna elettorale a Terrasini ha già preso il via, Antonio Giannettino dice la sua sull’attuale situazione politica fatta –scrive- di un susseguirsi di strani movimenti, timide riapparizioni, curiosi documenti, nuove alleanze. Chi con un presente politico, chi con un passato politico, chi con un trapassato politico, chi dalla maggioranza, chi dall’opposizione in previsione delle prossime elezioni –continua Giannettino- sta cercando di assicurarsi un posto da protagonista, un posto al sole, un posto di lavoro magari. Tra un pò si ricomincerà a parlare di turismo, di occasioni perdute, della bellezza della costa di Terrasini, di sottopassi, di porto, di aeroporto e così via ed il circo avrà nuovamente inizio, ma –si chiede Giannettino- è davvero questo il “ruolo della politica?”. Il papabile candidato a sindaco di “Terrasini sarà bellissima” si dice preoccupato di non aver sentito ancora nessuno parlare dei reali problemi del paese e soprattutto della gravissima situazione economico-finanziaria dell’ente locale ed elenca una serie di numeri che si traducono in debiti: “1.168.000, 00 per la copertura del disavanzo 2014; 2.840.000,00 di anticipazione di cassa al dicembre 2015; 2.850.000,00 di mutuo per i debiti contratti con l’ATO rifiuti che ha pure presentato un decreto ingiuntivo per il recupero di 1.500.000,00 euro; gli aumenti sul costo del servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Se si aggiunge pure il vecchio debito con l’Amap -spiega Giannettino- la situazione debitoria ammonta a 8.500.000,00 euro, in sintesi chi oggi nasce a Terrasini eradita personalmente un debito di circa 750,00 euro. Il papabile candidato a sindaco snocciola poi nella lettera, “altri problemi che hanno riguardato negli anni il Comune: dai commissari ad acta nominati dalla Regione alle gravi irregolarità e perplessità che la sezione di controllo della Corte dei Conti ha rilevato sul bilancio”. Stando alle dichiarazioni di Antonio Giannettino l’ente locale non sarebbe più in grado di pagare gli stipendi al personale, la mensa per i bambini, i servizi per gli anziani, se non ricorrendo alla scopertura di cassa o ad altri debiti. Una situazione –aggiunge Giannettino- che non può essere ignorata o sottovalutata soprattutto da chi ha a cuore il rilancio di Terrasini e con cui –conclude- “mi piacerebbe confrontarmi serenamente in un dialogo serio e costruttivo”

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