Carini. Fucilata contro il bambino, scatta un arresto

Ha superato la notte, il bimbo di 4 anni rimasto ferito, ieri pomeriggio, con una fucilata all’addome, nell’abitazione dello zio acquisito, che è stato arrestato.

Le sue condizioni restano critiche. Il piccolo è ancora intubato in un letto del Trauma Center di Villa Sofia e la sua prognosi è ancora riservata. L’intervento di chirurgia a cui è stato sottoposto viene giudicato soddisfacente dall’equipe diretta dal dottore Domenico Guarrasi. I medici, stanno adesso valutando se trasferirlo alla rianimazione pediatrica.

La sua mamma, A.E. di 30 anni, casalinga, colpita alla coscia destra, invece è fuori pericolo. Ancora meno complicate le condizioni di una terza persona rimasta coinvolta nell’incidente domestico, la figlia dell’uomo arrestato, che ha solo riportato una lievissima escoriazione alla gamba sinistra.

Intanto, i carabinieri della Compagnia di Carini che indagano sull’accaduto, hanno messo le manette ai polsi allo zio acquisito del bambino: Giacomo Romeo, 41 anni, magazziniere incensurato che vive a Carini.

Contro di lui pendono le accuse di detenzione abusiva di armi e lesioni personali colpose.
Sarebbe stato lui a sparare contro il bimbo di quattro anni. Ciò emerge dalla ricostruzione dei fatti.

I carabinieri,hanno accertato che il vecchio fucile, una doppietta, dotato di matricola ma illegalmente detenuto, era su una parete come un normale souvenir, nell’abitazione dello zio del bimbo che, incuriosito, gli avrebbe chiesto di mostrarglielo.

L’uomo avrebbe, così, impugnato l’arma e, probabilmente non pensando che ci fosse un colpo in canna, ha puntato la stessa in direzione del piccolo, simulando così per gioco lo sparo. A quel punto il dramma: il fucile era inspiegabilmente carico e i pallini hanno colpito in pieno il bambino all’addome, la madre del piccolo alla coscia e, di striscio, pure la figlia.

I primi due feriti viste le gravità, sono stati trasportati in ambulanza presso l’ospedale Villa Sofia di Palermo, dove sono stati sottoposti ad intervento chirurgico e dove sono attualmente ricoverati. Solo il minore è in prognosi riservata.

Le circostanze dell’incidente sono state ricostruite, dopo una lunghissima notte di interrogatori, attraverso le dichiarazioni delle persone che hanno assistito al “gioco” tra zio e nipote. Anche la madre del piccolo ha fornito la stessa versione dei fatti.

I rilievi tecnici, in casa dell’uomo, sono stati eseguiti dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche e dai colleghi del Comando Provinciale di Palermo intervenuti assieme a quelli della Compagnia di Carini.

Il fucile è stato sottoposto a sequestro per accertarne la provenienza e per i successivi esami balistici che saranno eseguiti dal R.I.S. Carabinieri di Messina.

Il possessore ha detto che era solo un pezzo da collezione, ma il fatto che il fucile fosse carico è indicativo che fosse comunque pronto per essere usato.

Giacomo Romeo, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stato rinchiuso presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo.

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