M5S: “Gli inceneritori? Li vuole fare Crocetta”

Il Movimento 5 stelle all’Ars torna a puntare il dito contro il governo Crocetta sulla scelta di realizzare sei inceneritori per smaltire i rifiuti in Sicilia, contro i due che erano stati proposti dal governo nazionale.
“Si scopre ora – afferma la deputata alla Camera Claudia Mannino – che quello statale non era nemmeno un imperativo categorico. Il ministro Galletti infatti, rispondendo ad un question time – ha detto chiaramente che le regioni sono liberissime di percorrere strade alternative agli inceneritori, purché abbiano un sistema di gestione dei rifiuti in linea con le normative vigenti.
E gli atti da mettere in pratica subito per il Movimento 5 stelle ci sono e rispondono al nome di raccolta differenziata.
“Va attuata subito– dice la Mannino – una politica di incentivazione della differenziata che nel giro di breve tempo consenta di arrivare ai livelli previsti dalla legge. Sarebbe la soluzione a tutti i problemi, metterebbe al riparo i cittadini da enormi pericoli per la salute e consentirebbe ai comuni anche notevoli guadagni”.
Un’ipotesi confermata anche dal presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino, che assieme al suo sfaff ha calcolato gli enormi vantaggi che apporterebbe una seria raccolta differenziata.
“Abbiamo preso come esempio – dice Trizzino – la discarica di Bellolampo, che è la più grande della Sicilia. La mole di rifiuti che produce Palermo è di 346 mila tonnellate l’anno, con una differenziata che non arriva al 10 per cento.Con una differenziata al 65 per cento in discarica finirebbero appena 120 mila tonnellate, cosa che porterebbe enormi vantaggi. In primis il Comune avrebbe introiti per la vendita dei materiali per circa 7 milioni di euro l’anno, quasi 10 volte le entrate attuali. In secondo luogo la vita della sesta vasca di Bellolampo non sarebbe stata di 5 anni ma di oltre 12 anni. E tutto questo senza alcun inceneritore, senza spendere milioni di euro e anni interi per costruire un impianto altamente inquinante e cancerogeno su tutta Palermo e i paesi vicini”.
“Con guadagni del genere- afferma Trizzino – è possibile abbattere notevolmente la tassa sui rifiuti, che attualmente pesa maledettamente sui bilanci delle famiglie”.

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