Ultimatum ai comuni di Montelepre e Giardinello: “tornate nell’Ato entro 5 giorni”

La Servizi Comunali Integrati, società in liquidazione che gestisce la raccolta dei rifiuti nei comuni dell’Ato Palermo 1 lancia un ultimatum alle amministrazioni di Montelepre e Giardinello: sospendete entro cinque giorni l’affidamento della gestione della spazzatura alla ditta privata Agesp. In un documento, (che potete visionare integralmente cliccando questo link) il commissario straordinario dell’Ato Giuseppe Terranova e il liquidatore Antonio Geraci, diffidano i due comuni a tornare all’interno della società d’ambito.

In sostanza l’affidamento del servizio alla ditta privata (leggi) e la rescissione del contratto con l’Ato vengono considerati “atti illegittimi e arbitrari” da Terrannova e Geraci che citano una sentenza del Tar Sicilia, che sulla questione, avrebbe espresso perplessità in merito al transito dei lavoratori dall’Ato alla nuova ditta. Sempre secondo la sentenza, inoltre gli enti locali non possono svincolarsi dalla società d’ambito. “Nemmeno eventuali inadempimenti del gestore a obblighi di legge o di convenzione autorizzano l’Ente a rescindere il contratto di servizio” affermano Terranova e Geraci. Insomma, anche se il servizio non funziona o non viene garantito correttamente, i comuni sarebbero obbligati a rimanere con l’Ato. I vertici della società parlano inoltre di “possibile danno erariale, visto che da lunedì nei territori di Montelepre e Giardinello lavorano contemporaneamente mezzi e dipendenti, sia dell’Ato che della ditta individuata- scrivono – con una procedura tutta domestica”.

Prima dell’approvazione da parte della Regione dell’Aro, il soggetto che si occuperà della raccolta per sette anni, “ogni iniziativa autonoma da parte dei due comuni è ritenuta illegittima”. Secondo l’Ato inoltre sui territori di Montelepre e Giardinello non c’era nessuna emergenza, nessun accumulo di rifiuti, tale da avviare “una procedura tanto infondata quanto eccessiva e contro legge”. In conclusione scrivono Terranova e Geraci, se i due comuni non provvederanno in autotutela entro cinque giorni a sospendere l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti ed a revocare ogni atto di recesso contrattuale con la società d’ambito, senza ulteriore preavviso sarà cheisto l’intervento delle autorità giudiziarie competenti. Intanto il documento è stato già inviato alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica.

Contro le amministrazioni di Montelepre e Giardinello si era già espresso l’assessore regionale all’energia Vania Contraffatto che dopo aver ricevuto il commissario Terranova, aveva parlato di procedure poco chiare (leggi la notizia). Ieri il commissario straordinario Ignazio Portelli e il sindaco Giovanni Geloso avevano difeso la loro decisione sottolineando la pulizia che sta vivendo il territorio da alcuni giorni e parlando della volontà di attivare la differenziata a breve. “Non esiste e non può esistere atto amministrativo o autorità che condanni questo territorio a vivere nella sporcizia, nel disordine ambientale e nel degrado urbanohanno dichiarato in un comunicato stampa congiunto (leggi). Insomma nei due comuni la situazione si fa sempre più delicata.

 

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