Tonnara di Scopello, il Tar contro il comune: l’ingresso torna a pagamento
La prima sezione del Tar Sicilia ha temporanemente sospeso l’ordinanza del comune di Castellamare del Golfo che permetteva l’accesso libero al mare dei Faraglioni di Scopello. Il presidente del tribunale Nicolò Monteleone ha accolto in via a cautelare e urgente uno dei ricorsi presentati dai proprietari dell’ex Tonnara, difesi dall’avvocato Gaetano Armao e ha disposto la sospensione temporanea dell’ordinanza fino al 10 settembre, data nella quale sarà trattata l’istanza in maniera collegiale. Un altro ricorso presentato dagli stessi proprietari era stato respinto lo scorso 22 luglio.
Da oggi dunque per fare il bagno a Scopello si torna a pagare il biglietto di tre euro e cinquanta centesimi. Il comune ha dato subito seguito all’ordinanza eliminando i servizi attivati nel giro di pochi giorni. Nelle scorse settimane infatti era stato attivato il servizio di salvataggio e vigilanza a cura di una cooperativa del luogo che si occupava di rilasciare un massimo di 200 biglietti per l’accesso gratuito. Tutto per il momento torna come prima, almeno fino a quando il Tar si riunirà per discutere la questione.
Infatti la sospensione dell’ordinanza comunale è stata accolta in via preventiva per una “situazione di estrema gravità ed urgenza”, così si legge nel decreto del presidente del tribunale. Il ricorso presentato dai proprietari, che nei giorni scorsi sono stati rimossi per presunte irregolarità amministrative e contabili e sostituiti da tre commissari, mira a dimostrare che l’area in cemento dove sostano i bagnanti è di proprietà privata e non del demanio.
Sulla vicenda si dice soddisfatto il direttore regionale di Legambiente Gianfranco Zanna: “L’ordinanza del comune è stato solo un atto di arroganza che ha causato un grave danno d’immagine a uno dei luoghi più belli e unici della Sicilia e del Mediterraneo. Solo un percorso comune e condiviso, tra i proprietari e la Soprintendenza, per poi coinvolgere eventualmente il Comune di Castellamare solo se abbandona certi metodi inqualificabili, può salvare la Tonnara, valorizzarne la sua storia e la sua bellezza.”
Si dice amareggiato invece il dirigente dell’ufficio tecnico comunale Simone Cusumano, promotore dell’ordinanza sospesa: “rispettiamo le disposizioni del Tar – dice – ma non accettiamo che vengono dette falsità sullo stato dei luoghi. Gli spazi della tonnara sono stati lasciati sono stati lasciati da noi sempre puliti, non è stato mai piantato un ombrellone e non è stato danneggiato il ciottolato.” Il comune nelle prossime ore valuterà con l’avvocato Claudio Calafiore le eventuale iniziative da intraprendere.
Il sindaco Nicola Coppola si dice disponibile al dialogo con i commissari dell’ex tonnara per garantire sia la tutela del sito e sia il libero accesso al mare.
Dalla pagine del Giornale di Sicilia, interviene Leonardo Foderà, amministratore sospeso: “i documenti che accertano che la proprietà è privata, erano già a disposizione del comune. Crediamo adesso che il sindaco debba rassegnare le proprie dimissioni e chiedere scusa ai proprietari che hanno subito danni di ogni genere e tipo”.