Apre al pubblico la catacomba sulla SS113, mercoledi l’inaugurazione

La catacomba paleocristiana di Villagrazia di Carini apre al pubblico.

Con i suoi oltre 3.500 metri quadri di superficie scavata, il sito si configura come una delle più importanti testimonianze della presenza del cristianesimo nella Sicilia tardo romana e bizantina. Al suo interno si sviluppano gallerie con arcosoli e cubicoli, le cui tombe sono spesso impreziosite da affreschi di ispirazione biblica e da iscrizioni. Ci sono voluti oltre dieci anni di ricerche condotte dalla cattedra di Archeologia Cristiana dell’Università di Palermo con il patrocinio della Commissione Vaticana di Archeologia Sacra, e il sostegno dell’Arcidiocesi di Monreale e in particolare di Monsignor Michele Pennisi. ArcheOfficina ha anche il merito di aver sposato un ardito progetto di messa in sicurezza, fruizione e gestione di un sito archeologico oggetto di decennali studi e ricerche in ambito accademico ma completamente inedito al pubblico, una realtà che rappresenta una enorme risorsa per il turismo del territorio di Carini e non solo.

Dell’esistenza della catacomba di Villagrazia di Carini si sa fin dal 1899, quando il barone Starrabba, in occasione dei lavori per la realizzazione di un acquedotto, si imbatté nel sito dell’antico cimitero, poco a Nord-Est della contrada San Nicola. L’allora direttore del Museo di Palermo e Soprintendente alle Antichità, Antonino Salinas, riconobbe nei vani ipogei appena scoperti parti di un cimitero paleocristiano e diede inizio alle prime esplorazioni archeologiche a nord della strada statale 113. La catacomba si estendeva anche a sud della strada, ed era stata tagliata in due da una cava. L’importanza storica di questo cimitero paleocristiano era chiara fin dall’inizio: il primo archeologo che vi lavorò mise la catacomba in relazione con il mosaico rinvenuto in contrada San Nicola, appartenente verosimilmente a una domus tardoromana. La monumentalità delle gallerie e il numero rilevante di sepolture provavano l’esistenza di una prospera comunità cristiana, distribuita nel territorio della piana di Carini.

Dopo l’intervento di Salinas, la catacomba cadde nell’oblio e nel degrado fino al 2000 quando è intervenuta la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra che ne ha permesso la riapertura.

L’inaugurazione della catacomba paleocristiana di Villagrazia di Carini è in programma per mercoledì 27 maggio alle ore 10.30.

Parteciperanno monsignor Giovanni Carrù, segretario della Pontificia commissione di Archeologia Sacra; monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale; Roberto La Galla, rettore dell’Università di Palermo, Maria Elena Volpes, soprintendente di Palermo, e Giuseppe Agrusa, sindaco di Carini.

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