Cantina Calatrasi, dissequestrati 310 mila euro
Il Tribunale del Riesame ha ritenuto insussistenti i presupposti della contestazione di riciclaggio nei confronti di Giuseppe Miccichè, Elisabetta Croce e Giuseppe Beltempo -i primi due tra i proprietari della cantina Calatrasi di San Cipirello, Beltempo titolare della Estate Service, altra società del gruppo- e sono stati restituiti 310 mila euro.
La Guardia di Finanza, lo scorso 11 marzo, ha sequestrato agli imprenditori vitivinicoli beni per 1 milione e 900 mila euro, con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio.
I tre erano accusati di avere reimpiegato denaro che era stato trasferito loro dai titolari. Gli avvocati Giovanni Di Benedetto e Renato Canonico, hanno dimostrato che i soldi erano realmente arrivati ai loro assistiti, ma si era trattato della restituzione di un prestito che era stato effettuato in favore della Calatrasi.
Il riesame ha disposto la restituzione di 260 mila euro a Giuseppe Miccichè ed Elisabetta Croce (che tra l’altro non sono coinvolti nella gestione della cantina) e 50 mila euro a Giuseppe Beltempo.
Confermato invece il provvedimento per la parte riguardante Antonio Maurizio Miccichè, che risponde di truffa e non come i parenti di riciclaggio.
Procura e Finanza sostengono che la Calatrasi ricevette un contributo pubblico di un milione e mezzo di euro, ma poi la metà sarebbe stata utilizzata per scopi personali dai titolari. La contestazione è doppia: truffa aggravata, finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio. Il contributo pubblico arrivò da fondi comunitari erogati dalla Regione Puglia, dove nel 2007 l’azienda vinicola di San Cipirello aveva acquisito uno stabilimento vitivinicolo in provincia di Brindisi
fonte: Giornale di Sicilia