Il politico castellammarese Piero Russo indagato per presunti abusi sessuali su minore

Il castellammarese Piero Russo, ex consigliere provinciale di Trapani del Pdl e capogruppo del centrodestra fino allo scioglimento dell’ente sovracomunale, è stato raggiunto da un avviso di garanzia da parte della Procura del capoluogo per il reato di presunti abusi sessuali che avrebbe compiuto ai danni di un minore.

I fatti risalirebbero in un periodo in cui la presunta vittima attraversava il periodo adolescenziale.
Secondo alcune indiscrezioni, si tratterebbe del figlio di una coppia di conoscenti dello stesso Piero Russo. E sarebbero stati proprio i genitori del ragazzino a presentare denuncia alle autorità competenti, dopo essersi insospettiti delle continue attenzioni che il politico di Castellammare del Golfo prestasse al proprio figlio.

Nel dossier dell’accusa, sempre secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbero anche alcuni “inequivocabili” sms inviati da Russo al cellulare della presunta vittima e che sono finiti negli atti dell’inchiesta.

Le indagini sono ancora in corso e gli investigatori mantengono il massimo riserbo sulla vicenda soprattutto per tutelare il minorenne oggetto delle attenzioni dell’indagato.

Se i presupposti della fase investigativa dovessero essere confermati Russo rischia di essere processato sulla base dei capi d’accusa contenuti all’interno dell’art 609 del codice penale in materia di atti sessuali nei confronti di minorenni.

Piero Russo, 52 anni, impiegato, attualmente vicino a Forza Italia, oltre ad aver ricoperto la carica di consigliere provinciale in due diverse legislature, in passato è stato lo storico punto di riferimento castellammarese del senatore Antonio D’Alì. Inoltre, alle ultime amministrative, è stato anche candidato sindaco nel suo paese.

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