Depuratori, il premier Renzi invia il commissario. Fermo più di un miliardo di euro

Dal primo marzo scatta il commissariamento in Sicilia per la gestione delle opere pubbliche necessarie alla depurazione.

Lo annuncia il premier Matteo Renzi all’indomani di una riunione alla quale ha partecipato il Crocetta. Durante l’incontro si è parlato anche di acqua e rifiuti ma senza che alcuno avesse accennato al governatore che stava arrivando il Commissariamento.

“Ieri ho fatto una riunione sugli impianti di depurazione per la Sicilia: c’è più di un miliardo di euro tecnicamente fermo ed è ingiusto e inaccettabile. Il commissariamento è l’unica strada e ho chiesto di procedere rapidamente senza guardare in faccia nessuno – scrive nella enews settimanale il presidente del consiglio -”.

Il commissario di governo dovrà presiedere alla realizzazione delle opere infrastrutturali già finanziate dall’Unione europea per 1 miliardo e 100 milioni.

Opere bloccate dai dissensi tra gli enti e da problemi burocratici. “Con lo Sblocca Italia- spiega il capo della cabina di regia sulle infrastrutture Erasmo D’Angelis alla Dire- abbiamo fissato i tempi. Da fine febbraio devono partire le opere. Visto che allo stato attuale non c’erano garanzie che questo potesse avvenire secondo il timing fissato, la gestione dal primo marzo sara’ affidata a un commissario di governo”. De Angelis aggiunge: “Ci sono diverse delibere Cipe, tra cui la 60 del 2012, che hanno assegnato 1,6 miliardi per le costruzione delle reti idriche e delle altre opere. Alla Sicilia spettano 1,1 miliardi per 93 opere. Su questa materia siamo sotto infrazione europea e solo la Sicilia, dal 2016 costerà 180 milioni di euro. Non si poteva rimandare oltre”.

 

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