“Piazze vietate per manifestazioni culturali e politiche”, protesta il Movimento 5 Stelle

Ad Alcamo è vietato utilizzare il suolo pubblico di Piazza Ciullo e piazza quattro novembre per organizzare manifestazioni culturali, sportive, politiche e di volontariato. Le uniche concessioni possibili riguardano le processioni religiose e gli eventi organizzati o patrocinati dal comune.

E’ quanto prevededono due delibere firmate dalla giunta Bonventre ad aprile e a novembre, con l’obiettive, si legge nel documento di “valorizzare il centro storico” e che hanno già suscitato polemiche da parte del locale meetup del Movimento 5 Stelle che periodicamete organizza incontri in piazza con la cittadinanza.
“Già ad aprile, era stata vietata la concessione di piazza Ciullo – ricordano gli attivisti – e fummo costretti a spostarci in piazzetta IV novembre. Nello stesso periodo quel tratto del corso VI aprile veniva chiuso al traffico, in un tentativo, fallito, di trasformare lo stesso in area pedonale. In autunno – proseguono i grillini – tutto torna alla “normalità”: corso stretto carrabile, parcheggio libero, attività di “valorizzazione del centro storico” terminate, e quindi il MoVimento 5 Stelle il 17 novembre protocolla una richiesta per installare il classico banchetto informativo in Piazza Ciullo.

Il permesso viene negato. E il giorno dopo la giunta comunale approva una delibera che estende il divieto, oltre a Piazza Ciullo anche in piazza IV novembre.
I luoghi di una città – scrivono gli esponenti del Movimento 5 Stelle – si valorizzano con interventi culturali, artistici, architettonici e promuovendo ogni azione che possa aggregare la gente. Tutto ciò prevede lavoro, progetto e riflessioni supportate da validi ragionamenti. Ottenere tali risultati con i divieti è impensabile. La politica non può farsi promotrice di interventi proibizionisti.

Noi del Movimento 5 stelle ci sentiamo offesi in prima persona da questa decisione della giunta municipale. Per noi la piazza è fondamentale. E’ il luogo dell’incontro, del dialogo fra le persone. Per queste ragioni, chiediamo alla giunta di ritirare il divieto e riconsegnare Piazza Ciullo ai suoi cittadini nel pieno delle sue funzioni.”

Gli attivisti locali hanno inviato una denuncia al prefetto di Trapani e lanciano l’iniziative del Mail Bombing, ovvero un attacco informatico legale che consiste nell’inviare centinaia di mail di protesta all’amministrazione comunale.

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