Le dune di Alcamo Marina: viaggio alla scoperta di un patrimonio nascosto

dune

Divulgare la cultura e, nello specifico, le informazioni di carattere scientifico e naturalistico ancor più se accompagnate da alcuni momenti d’arte, è lo scopo che si vuole prefiggere il progetto “LE DUNE DI ALCAMO MARINA” a cura dell’Associazione Fare Ambiente e del G.A.L. Golfo di Castellammare.

Il sistema eco-ambientale che caratterizza oggi le dune di Alcamo Marina è possibile rilevarlo solo in una porzione ridotta della parte centrale del litorale del Golfo di Castellammare in quanto l’intervento scellerato dell’uomo ha devastato le peculiarità che questo territorio vantava solo cinquant’anni fa’, con interventi fortemente impattanti esclusivamente dedicati all’edilizia privata non tenendo per niente in considerazione l’eliminazione definitiva del sistema eco-ambientale esistente.

Le cause di questa distruzione non rappresentano le finalità del presente progetto ma ci limitiamo solo a fare un cenno storico sociologico al fine di inquadrare meglio le tematiche di cui ci andremo ad occupare che non sono solo di bruttezza e scempio ma soprattutto di bellezza e arte.

Nell’immediato dopoguerra Alcamo si ritrovò, come tutto il Paese, a ricostruire dalle macerie la propria vita civile e le proprie sorti economiche e sociali. In poco più di quindici anni la città si rese conto di possedere una ricchezza notevolmente superiore rispetto a quella dei paesi viciniori: ai proprietari terrieri e a tutte le classi sociali legate alla coltivazione della terra si aggiunse la straordinaria capacità lavorativa dei piccoli artigiani che offrivano lavoro nell’ambito della lavorazione della pietra, del ferro e del legno.

Tutte queste attività sfociavano in un’unica direzione: l’edilizia. Quando, a fronte di questa importante offerta di lavoro, si presentò una domanda di pari entità proveniente non solo dalla classe nobile e dalla borghesia, ma anche dalla classe media impiegatizia e operaia, fu allora che la forte spinta edificatrice (costruire una casa al mare costava circa quindici milioni di lire) andò a “braccetto” con le speculazioni, con il malaffare politico-mafioso e con lo scempio perpetrato al territorio che oggi è sotto gli occhi di tutti.

Una pianificazione edilizia seria con relativa efficace attenzione alle opere di pubblica urbanizzazione e una salvaguardia oculata del sistema eco-ambientale avrebbe permesso il mantenimento delle caratteristiche morfologiche del litorale e una prospettiva turistica ormai scarsamente proponibile.

Questo progetto vuole mostrare a tutti coloro che vorranno fruirne, a maggior ragione alle nuove generazioni, qual è la realtà odierna delle “Dune di Alcamo Marina” ove sono ben conservate e quale avrebbe potuto essere un’offerta artistica in uno scenario turistico, oggi purtroppo limitata a questa porzione di territorio.

Il progetto prevede un convegno scientifico, dalla durata di 40 minuti, da realizzarsi alle ore 10,30 di Domenica 19 Ottobre nel piazzale del Rifugio della Forestale situato a pochi metri dal fiume Calatubo, proprio al confine tra il territorio di Alcamo e quello di Balestrate e quindi al confine tra le provincie di Trapani e Palermo, durante il quale il Professor Francesco Maria Raimondo (Direttore dell’Orto Botanico di Palermo e profondo conoscitore delle dune di Alcamo Marina) ci illustrerà passato e presente del sistema eco-ambientale del litorale.

A seguire il Dottor Antonio Bambina farà un intervento in merito all’aspetto geologico della sabbia presente sulla spiaggia di Alcamo Marina.

Successivamente intorno alle ore 11,30 si farà una passeggiata di circa 20 minuti lungo un viale ben tenuto dall’Azienda Foreste per recarsi in prossimità del canneto in cima alle dune di sabbia proprio di fronte al mare.

Lì ci saranno tre attori e due musicisti che intratterranno per 30 minuti il pubblico adagiatosi su delle stuoie apposite, con un reading concertato sul Canto delle Sirene tratto dal libro XII dell’Odissea di Omero.

Terminato il reading si rientra nei pressi del Rifugio della Forestale ripercorrendo a ritroso lo stesso viale. Arrivati appena sotto il Rifugio il pubblico si fermerà alla base dei terrazzamenti per godere di una degustazione di prodotti tipici locali accompagnati da musica dal vivo.

 

COMUNICATO STAMPA

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