Acqua. Nuovo stop alla restituzione delle reti ai comuni

Arriva un nuovo stop alla restituzione delle reti idriche ai comuni. E’ quanto è stato deciso ieri pomeriggio al termine di una riunione voluta dall’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino. Questa mattina doveva iniziare il processo di restituzione delle reti ai comuni, ma l’incontro di ieri ha fatto nuovamente saltare questa possibilità. Il Commissario Straordinario dell’Ato 1 e della Provincia, Domenico Tucci, ha preparato un nuovo piano per affidare il servizio ad una nuova società. Un avviso pubblico di pochi giorni rivolto alle imprese che vorranno gestire l’acqua per un periodo non inferiore ad unno e prorogabile di un altro anno, in attesa che venga approvata la legge regionale di riforma del settore. Le richieste dovranno pervenire entro il 4 febbraio. Le ditte dovranno avvalersi del personale che prima era di Aps. Secondo alcune fonti, la Regione avrebbe anche promesso un finanziamento di cinque milioni di euro per coprire le perdite della società fallita.
L’iniziativa voluta dall’assessore Marino e applicata dal commissario della provincia Domenico Tucci ha avuto un primo effetto di annullare il corteo dei lavoratori previsto per oggi. Ieri mattina si era svolta una conferenza stampa dei sindacati che si sono detti contrari allo “spacchettamento” del servizio per salvaguardare i 206 lavoratori che rischiano il licenziamento. La situazione non è ancora molto chiara. Se nelle scorse settimane, sembrava quasi certa l’acquisizione di Amap, adesso torna nuovamente tutto in discussione. Nel documento che sarà ufficializzato oggi nel corso di una nuova riunione sono inclusi tutti i 52 comuni della provincia che prima erano gestiti da Aps, inclusi i 7 paesi che avevo chiesto e ottenuto dal tribunale la restituzione delle reti idriche. La notizia ha colto di sorpresa il sindaco di Cinisi Salvatore Palazzolo che già il 31 dicembre si era recato a Palermo per riavere le reti. Questa mattina alle ore 10, il primo cittadino su invito della Curatela Fallimentare di Aps si era recato al Tribunale di Palermo per formalizzare il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua, ma gli è stato comunicato la sospensione dell’iter.
Contattato telefonicamente, Salvatore Palazzolo si dice amareggiato. “E’ già la seconda volta che la restituzione viene bloccata- dichiara il sindaco – nonostante ci sia un provvedimento disposto dal Tribunale di Palermo che aveva accolto il nostro ricorso e ci permetteva di riavere le reti idriche. La mia battaglia non si fermerà qui.” assicura il sindaco. “Impugnerò nuovamente il provvedimento che ritengo illegittimo. Manderò le carte alla Corte dei Conti e denuncerò quanto accaduto alla Procura della Repubblica.”

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