Partinico. Slitta ancora la costituzione della Commissione di inchiesta sui rifiuti
Slitta ancora la costituzione della commissione di inchiesta sui rifiuti a Partinico. Stavolta ad abbandonare l’aula sono stati i consiglieri comunali di maggioranza. Alla base dello scontro, ci sono le modalità di elezione del presidente dell’organo di indagine, ruolo che da regolamento, spetta alla minoranza. Una carica fortemente voluta dal consigliere Gianluca Ricupati di Cambiamo Partinico, che a luglio fu tra i promotori della commissione. L’eventuale elezione di Ricupati però non è gradita al sindaco Salvo Lo Biundo e di conseguenza alla sua maggioranza, che preferiscono invece una figura “più moderata”. Alla luce del secondo rinvio, il gruppo consiliare Cambiamo Partinico torna ad attaccare il primo cittadino: “il Sindaco ci deve spiegare di cosa ha paura e cosa nasconde” si legge in una nota. “Indagare sull’ATO significa semplicemente: capire a cosa sono dovute le “ordinarie emergenze” che hanno ridotto la nostra città ad essere un accumulo perenne di rifiuti; perché la raccolta differenziata non è mai stata avviata seriamente; a cosa è dovuta la sproporzione tra costi del servizio, che ogni cittadino ha pagato, e i servizi effettivamente ricevuti; perché – continuano gli esponenti di Cambiamo Partinico – alle accuse precise e pesanti di un amministratore della Giunta Lo Biundo, Bartolo Parrino, né il Sindaco né il Segretario comunale hanno mai risposto. Quelle stesse accuse hanno fatto scattare le indagini della magistratura, che come al solito arriva sempre dove la politica non arriva o non vuole arrivare.” “Al di là delle responsabilità penali, che non rientrano nei nostri compiti- concludono Gianluca Ricupati e Valentina Speciale – esistono delle responsabilità politiche di cui ogni amministratore, ogni Consigliere comunale, ogni politico in generale, ha l’obbligo di farsi carico.”