Gestione Acqua. Sindaco di Cinisi non cede ad Eas e presenta esposto

“Non è possibile che Aps, società fallita, ceda un ramo d’azienda in affitto ad una società che è in liquidazione, l’Eas” è quanto sostiene Salvatore Palazzolo, sindaco di Cinisi che continua a battersi affinchè l’acqua torni ad essere gestita dal Comune. Una posizione quella di Palazzolo, condivisa solo da altri sette sindaci, ma i paesi interessati dal fallimmento di Aps sono cinquantadue. Il suo dissenso Palazzolo, l’ha espresso anche nel corso dell’ultimo tavolo che si è tenuto lunedì a Palazzo Comitini, nel quale è stata avanzata la proposta della Regione di far gestire l’acqua per sei mesi all’EAS e quando è uscito dalla stanza il sindaco di Cinisi –come ci ha raccontato questa mattina al telefono- è stato aggredito verbalmente da un gruppo di operai di Aps, che l’hanno deriso, battendogli le mani per beffa. Salvatore Palazzolo ha già presentato un esposto indirizzato alla Procura della Repubblica di Palermo, ai commissari fallimentari di Aps, al governatore Rosario Crocetta e all’assessore regionale Nicolò Marino, sia per segnalare le contestazioni ricevute dagli operai, sia per ribadire la sua posizione rispetto alla gestione dell’acqua. Nell’esposto, Palazzolo ha anche scritto che impugnerà l’annunciata ordinanza che il presidente della regione emanerà per affidare le reti idriche ad Eas, perché sottolinea il sindaco di Cinisi, si tratta di un atto illegittimo. Infine Palazzolo, ribadisce che non indietreggerà di un passo sulla decisione di tornare a gestire autonomamente il servizio e che non si lascierà intimidire da ulteriori contestazioni o pressioni che potrebbero arrivare dagli operai di Aps

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