Corleone. Oggetti di Rizzotto alla camera del lavoro. Risolto giallo sul loculo di Verro

Affidati in custodia alla Camera del Lavoro di Corleone gli oggetti ritrovati nella “ciacca” di Rocca Busambra insieme ai resti di Placido Rizzotto, consistenti in una moneta di 10 centesimi di lira e in alcuni finimenti in cuoio per cavalli: una staffa e cinque fibbie in metallo, probabilmente del mulo su cui Rizzotto fu trasportato da contrada Malvello per essere poi buttato con tutto il mulo nella fenditura della montagna di Roccabusambra. Questi oggetti, insieme al rapporto Dalla Chiesa sull’assassinio del segretario della Camera del Lavoro di Corleone (donato dai carabinieri nel 2007), saranno custoditi nell’archivio storico della locale sede sindacale. Saranno esposti in una bacheca nel salone della Cgil già dedicato al sindacalista, arredato con i giornali dell’epoca e con la locandina e le immagini del film di Pasquale Scimeca. La Cgil ringrazia il commissariato di Pubblica Sicurezza di Corleone, la Questura di Palermo e la Procura della Repubblica di Palermo, che hanno anche voluto affidare alla Camera del Lavoro di Corleone la custodia dei beni che saranno messi a disposizione dei cittadini, degli studenti e degli uomini di cultura che vorranno vederli e studiarli. A Corleone una parte del progetto di conservazione della memoria si sta già concretizzando con l’impegno delle cooperative sociali che coltivano i terreni confiscati alla mafia e dei tanti giovani volontari che, da ogni parte d’Italia, vengono in Sicilia e a Corleone, per condividere questo percorso. Ed intanto è stato risolto il giallo sui resti umani ritrovati nel loculo di Bernardino Verro, il primo sindaco socialista di Corleone, assassinato dalla mafia nel 1915. Non sono di Calogero Bagarella, fratello di Leoluca e cognato di Totò Riina, morto il 10 dicembre del 1969 nella strage di Viale Lazio. Per volere della figlia la salma di Verro, era stata traslata nel 1959 nel cimitero dei Rotoli di Palermo, ma agli atti dell’archivio del camposanto di Corleone non si trovò il certificato di trasferimento. E quando il 21 marzo 2012 fu aperto il loculo, si trovò una cassa dalla quale si intravedevano i resti umani che furuno attribuiti a Verro, ad ottobre fu fatta la ricognizione della salma che il 3 novembre fu posta nella cappella monumentale accanto a Placido Rizzotto. Nel loculo furono ritrovati due crani. La Polizia avviò le indagini e il dna dei resti, comparato con quello di tutte le persone scomparse negli ultimi 50 anni anche per mafia, ha dato esito negativo.

1 thought on “Corleone. Oggetti di Rizzotto alla camera del lavoro. Risolto giallo sul loculo di Verro

  1. Scusate, in tutto questo , perché il mulo ha fatto questa brutta fine?
    Anche gli artefice dovevano la stessa fine..

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