Capaci, scontro sull’abolizione dei costi della politica: bocciata proposta della minoranza

La maggioranza consiliare di Capaci ha bocciato la riduzione dei costi della politica locale. La mozione presentata dal gruppo di minoranza “Ama Capaci” prevedeva di ridurre del 30% i gettoni di presenza dei consiglieri comunali e l’indennità del presidente del consiglio. Gli esponenti della “Prospettiva” avevano proposto di destinare le somme ai servizi sociali del comune. Ogni consigliere comunale avrebbe versato 6 euro per ogni seduta, mentre il presidente del consiglio avrebbe rinunciato a circa 300 euro al mese. La maggioranza ha bocciato la mozione perché non condivideva l’idea di restituire i soldi al comune: “noi avevamo proposto di creare un associazione privata formata da consiglieri e assessori che destinasse i soldi alle famiglie bisognose del paese” dichiara Roberto Tarallo, vicesindaco e consigliere di maggioranza. “Non condividiamo di restituire i soldi al comune perchè verrebbero spesi per altre cose. Se creiamo l’associazione, sono pronto a versare 100 euro al mese”
Per l’opposizione invece “il denaro non deve passare dalle mani dei consiglieri comunali”. “Per questo – dichiara il consigliere di minoranza Antonio Vassallo – non abbiamo condiviso la proposta di creare un associazione privata alla quale destinare i soldi. In questo caso si sarebbe trattato di cifre simboliche. Ma nei mesi scorsi, la maggioranza aveva bocciato pure due mozioni per ridurre gli stipendi degli assessori e i costi delle commissioni.”

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