Palermo. Truffa della benzina, in 41 rinviati a giudizio
Utilizzavano ingegnose tecniche per alterare le colonnine dei distributori di carburante, in modo che segnassero quantità di combustibile diverso da quello finito nei serbatoi. In alcuni casi un telecomando azionato a distanza feceva scattare il meccanismo. A ogni rifornimento la pompa tratteneva il 10 per cento circa del carburante che finiva nei serbatoi sotterranei del distributore e poi veniva rivenduto. “La grande truffa della benzina” era stata scoperta a Palermo all’inizio del 2011 dalla Guardia di Finanza che aveva sequestrato decine di distributori e denunciato i gestori. In ben quarantuno oggi rischiano il processo, la procura di Palermo li ha infatti rinviati a giudizio. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere alla truffa, dal riciclaggio alla frode in commercio, all’evasione dell’Iva. Secondo l’accusa rappresentata dal pm Vania Contraffatti che coordinò l’inchiesta di due anni fa, la grande truffa delle dodici pompe di benzina del capoluogo è stata resa possibile dalla complicità di alcuni dipendenti delle ditte incaricate dalle compagnie petrolifere di effettuare la manutenzione nei distributori. Le compagnie sono parte offesa nell’inchiesta partita nel 2009 da un esposto dell’Eni. Tra i 41 indagati c’è pure la presunta mente della banda, un esperto di sistemi elettronici e ideatore del meccanismo per nascondere un’erogazione di benzina inferiore del 10 per cento rispetto al reale. Suoi bracci operativi sarebbero stati altri due rinviati a giudizio. Gli impianti taroccati allora furono chiusi. Oggi sono tornati a lavorare ma sotto la gestione di nuovi proprietari totalmente estranei all’inchiesta. Si tratta dei distributori di carburante Agip di via Galilei 98, viale Strasburgo 236, via Sampolo 5, piazza Vanni, viale Regione Siciliana 775 e via Autonomia Siciliana angolo via Sampolo, di quelli Q8 di corso dei Mille 87 e piazzetta Passo di Rigano, dell’Ip di via Galilei 98 e via Leonardo da Vinci 374/b, e della Erg di via Messina Montagne e via Papa Sergio.
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