Palermo, il sindaco Orlando: la Costa Concordia venga smontata da noi
“Ho sostenuto e continuo a sostenere che i cantieri navali di Palermo sono il luogo migliore per effettuare i lavori di smontaggio del relitto della Costa Concordia e credo che sia corretto ricordare che non si tratta di una scelta campanilista, bensì di una scelta banalmente dettata dall’evidenza dei calcoli e dei fatti.”
Lo dichiara il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che, sulla base dei dati tecnici di cui il Ministero dello Sviluppo Economico è in possesso, afferma che “realizzare questi lavori a Palermo, dove non sono necessari adeguamenti strutturali dei bacini del Cantiere navale, può essere fatto praticamente da subito e con un costo complessivo di circa 45 milioni di Euro. Farli altrove, candidando città che in atto non hanno le strutture adeguate, renderà impossibile lo smontaggio prima di qualche anno (con altissimi rischi legati al deterioramento dello scafo e quindi per il mare e l’ecosistema circostante) e, soprattutto farà schizzare i costi fra i 260 e i 330 milioni di euro.”
“Continuare a fare scelte che si muovono in direzione di questo immane spreco di denaro pubblico – afferma il primo cittadino del capoluogo siciliano – è un danno per tutta l’Italia, la cui logica appare davvero poco comprensibile.”
Dell’argomento il sindaco ha già parlato, nel corso di un incontro avuto nei giorni scorsi, con il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato. Al momento la nave da crociera è contesa con il porto di Piombino. E’ un braccio di ferro tra i deputati siciliani e quelli toscani. Sulla questione il senatore del Pd Beppe Lumia ha presentato un interrogazione. “Il porto più vicino alla Costa Concordia, quello di Piombino, non e’ nelle condizioni di ospitare il relitto sia per le gravi carenze strutturali”. Sulla vicenda anche i parlamentari del Pdl chiedono che lo smontaggio venga effettuato a Palermo.