Corleone. Commemorati a Ficuzza il colonnello Giuseppe Russo e il professore Filippo Costa
Era un uomo fidato del generale Carlo Alberto dalla Chiesa ed oltre la divisa condivisero un triste destino quello di essere stati uccisi dalla mafia a distanza di pochi anni l’uno dall’altro. Il 20 agosto del 1977 a Ficuzza sotto il piombo cadde il colonnello Giuseppe Russo e insieme a lui il professore Filippo Costa, un suo amico, col quale era solito passeggiare la sera. Russo quando fu ucciso stava indagando sull’appalto per la costruzione della diga Garcia, nella Valle del Belice, aggiudicato da uno ditta del nord, ma dato in sub appalto a decine di imprese che la mafia del corleonese e delle provincie di Agrigento e Trapani si contendevano. Il colonnello tra l’altro, aveva guidato i carabinieri che svolsero le prime indagini sulla strage della casermetta di Alcamo Marina, un’altra pagina nera della storia siciliana che portò alla condanna di innocenti, come Giuseppe Gulotta, assolto dopo oltre un ventennio dall’infamante accusa. Per l’omicidio del colonnello Giuseppe Russo e del professore Filippo Costa erano stati inizialmente condannati come mandante Rosario Cascio
e come esecutori i pastori Rosario Mulè, Salvatore Bonello e Casimiro Russo, ma nel 1997 sono stati assolti. In verità, si seppe in seguito, i mandanti del delitto furono Totò Riina e Bernardo Provenzano, mentre il commando che assassinò il colonnello Russo era formato da Leoluca Bagarella, Pino Greco, Giovanni Brusca e Vincenzo Puccio. Questa mattina a trentasei anni dal duplice omicidio l’Arma dei Carabinieri e il Comune di Corleone hanno deposto due corone d’alloro sul cippo che ricorda quella tragica sera del 20 agosto 1977
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