Alcamo, in manette topo d’appartamento
In manette, ad Alcamo un topo d’appartamento. Si tratta del pluripregiudicato Maurizio Gandolfo, 40 anni, di origine palermitana ma residente da anni nella cittadina del trapanese. L’uomo, approfittando della vacatio estiva che induce gli alcamesi a riversarsi nelle località costiere, ha pianificato un furto in un appartamento di Via Don Luigi Sturzo. Fortunatamente, una coppia di anziani dirimpettai, insospettita in piena notte da una serie di rumori che provenivano dalla casa di fronte, hanno allertato le forze dell’ordine. Sul posto è immediatamente intervenuta la pattuglia del nucleo radiomobile della compagnia di Alcamo. I militari hanno così iniziato a scandagliare gli edifici in cerca di qualche anomalia che potesse aiutarli ad individuare i potenziali ladri in azione. Pochi minuti dopo, una persiana sita al piano terra di un edificio ha attirato la loro attenzione. Avvicinatisi hanno notato che l’imposta era stata forzata. Così hanno deciso di fare irruzione nello stabile a 3 piani con l’obiettivo di cogliere sul fatto i malviventi. Nel frattempo, all’esterno, sono arrivati a bordo di una volante uomini del locale commissariato di polizia che si sono disposti lungo il perimetro dell’edificio. Una volta dentro, i carabinieri hanno trovato una serie di elettrodomestici posizionati nel pianerottolo tra due appartamenti del piano terra già messi a soqquadro dai ladri. Stesso scenario al primo piano della palazzina. Saliti fino al secondo piano, i carabinieri acciuffano Maurizio Gandolfo che accortosi di avere il fiato sul collo, si era nascosto sotto il letto nella speranza di farla franca. Perquisito, l’uomo è stato trovato in possesso di diversi mobili d’oro e d’argento, di oggettistica preziosa e di un coltello a serramanico. Per Maurizio Gandolfo sono scattate le manette. Il pluripregiudicato è già stato condannato ad 1 anno e 8 mesi di reclusione. L’intera refurtiva, del valore di circa 4.000,00 euro, è stata completamente recuperata e riconosciuta dai legittimi proprietari a cui verrà restituita nei prossimi giorni. I carabinieri della compagnia di Alcamo non escludono che Gandolfo possa avere agito con l’aiuto di un complice che potrebbe essere riuscito a dileguarsi. Dubbio che potrà essere chiarito dalle indagini ancora in corso.