Aeroporto di Birgi. Per il mantenimento l’Airgest propone ai sindaci “tassa di soggiorno”

Una tassa di soggiorno per sostenere il mantenimento dei flussi turistici dell’aeroporto di Birgi. Ad istituirla dovranno essere tutti i comuni del trapanese. E’ questo uno dei punti principali della bozza di contratto che è stata presentata dai gestori dello scalo “Vincenzo Florio” ai sindaci. Il mantenimento dell’Airgest, la società che amministra l’aeroporto è stata messa in forse dalla legge che abolisce le Province. Più del 49% della società, infatti, è di proprietà della Provincia mentre la Camera di Commercio possiede il 2 per cento, cosa che garantisce, allo stato, che la maggioranza delle azioni rimanga in mano pubblica. Ma a dicembre la Provincia cesserà di esistere e, quindi, verrà meno l’azionista di riferimento. Da qui l’appello dei gestori affinchè si trovino le risorse per finanziarie l’aeroporto, principale volano di sviluppo del territorio. L’idea di introdurre la tassa di soggiorno era stata proposta nei mesi scorsi dal «Turismo & Territorio per lo sviluppo della Riviera trapanese», attraverso il proprio portavoce Fabio Di Bono, con una azione di co-marketing da realizzarsi con la società Airport Marketing Services Limited. A questa società dovranno essere versate, in sostanza, somme commisurate al numero dei passeggeri in transito dall’aeroporto di Birgi per la promozione del «Vincenzo Florio» e del territorio di riferimento dello scalo, attraverso il sito della Ryanair, la compagnia irlandese che gestisce la stragrande maggioranza delle tratte aeree interne ed internazionali (35, con l’attuale programmazione estiva). Adesso i sindaci dovranno comunicare le proprie intenzioni alla Camera di Commercio cui è stato affidato unanimemente il ruolo di «soggetto rappresentante» anche ai fini della stipula del contratto di co-marketing.

fonte: gds.it

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