Montelepre. I passi dell’antimafia di “Volta la Carta”
La pioggia non ha fermato i passi dell’antimafia ma forse ha fermato la massiccia partecipazione che era prevista, mettiamola così e concentriamoci su quanto accaduto ieri pomeriggio a Montelepre, alla vigilia del ventunesimo anniversario della strage di Capaci. I giovani dell’associazione “Volta la Carta” hanno ridato voce al paese, rompendo in un certo senso il silenzio che ha avvolto la cittadina dopo l’operazione “Nuovo Mandamento”, che ha portato all’arresto fra gli altri il sindaco Giacomo Tinervia, oggi ai domiciliari. Tinervia, accusato di concussione, qualche settimana fa si è dimesso, in carica così come prevede la legge è rimasto solo il vicesindaco Pino Pizzurro, in attesa della nomina di un commissario. L’operazione “Nuovo Mandamento” ha coinvolto pure Giardinello e San Giuseppe Jato, e ieri i loro rappresentanti istituzionali hanno partecipato alla manifestazione. La marcia organizzata contro ogni forma di mafia ha preso il via dal Municipio di Montelepre, fianco a fianco hanno sfilato per le vie del paese le scuole, le associazioni locali, le forze dell’ordine e gli amministratori locali. I passi dell’antimafia hanno raggiunto gli impianti sportivi Don Pino Puglisi, la struttura al centro dell’operazione “Nuovo Mandamento”, infatti secondo l’accusa Giacomo Tinervia avrebbe intascato una mazzetta di 7 mila euro per l’appalto dei lavori, circostanza smentita non solo dall’ex sindaco ma anche dal titolare della ditta che ha realizzato le opere al palazzetto dello sport . Qui dodici ragazzi di “Volta la Carta” hanno indossato ognuno una maglia rossa, ognuno ha rappresentato una consonante o una vocale fino a formare la parola “Non dimentico” ed infatti hanno ricordato: Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rita Atria, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Graziella Campagna, Libero Grassi, Don Pino Puglisi, Pio La Torre, Peppino Impastato ed anche Danilo Dolci che non è stato assassinato dalla mafia ma “sognava un mondo migliore”… La manifestazione è poi proseguita con gli interventi dei vicesindaco di Montelepre e Giardinello, rispettivamente Pino Pizzurro e Andrea Caruso, dell’assessore alla legalità di San Giuseppe Jato, Pierlugi Basile, del presidente provinciale di “Libera”, Giovanni Pagano. Anche gli alunni della scuola Alessandro Manzoni e le varie associazioni presenti nei due paesi confinanti hanno dato il loro contributo. Ha aderito a “i passi dell’antimafia” pure Addiopizzo con la raccolta firme per la sottoscrizione all’iniziativa “pago chi non paga”, una campagna di sensibilizzazione al consumo critico. Quando si parla di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si associa spesso la frase “non li avete uccisi, le loro idee camminano sulle nostre gambe”, ieri le gambe sono state quelle dei bambini di Montelepre e Giardinello, praticamente il futuro.