Carini. Ferrandelli presenta all’Ars interrogazione su ritardo pagamenti strutture per minori
“Da circa tre anni il Comune di Carini non eroga i pagamenti delle rette alle strutture che accolgono i minori e questo comporta non solo un disservizio ma anche un danno erariale non indifferente”. Queste le dichiarazioni di Fabrizio Ferrandelli, deputato Pd all’Ars, che oggi ha presentato un’interrogazione, rivolta al Presidente della Regione e all’assessore regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, per chiedere ‘quali provvedimenti si intendano adottare per attivare il pagamento da parte del Comune di Carini delle rette per l’accoglienza di minori per gli anni 2010, 2011 e 2012; se siano stati inseriti i costi nella previsione di bilancio in quanto spese dovute per legge; quali misure concrete si intendono porre in essere da parte degli uffici dell’Assessorato allo scopo di verificare la situazione dei ritardati pagamenti in tutti i Comuni della Regione; se non ritengano opportuno monitorare il rispetto dei diritti dei minori inseriti nelle strutture residenziali della Regione’.
“Ogni Comune – precisa Ferrandelli – così come previsto da una legge regionale, è obbligato, laddove richiesto dal Tribunale per i minori, ad accogliere i ragazzi presso strutture residenziali e a integrare le rette. Numerosi Comuni, tra cui anche quello di Carini, non corrispondono agli enti accreditati le rette maturate, nei tempi prescritti, arrivando a ritardi anche di oltre due anni.
Nonostante i solleciti da parte dell’Assessorato – continua il deputato – i Comuni non hanno ancora provveduto a regolarizzare le proprie posizione. Un danno erariale per la Pubblica amministrazione che, così facendo, corre il rischio di dover pagare anche le spese legali e gli interessi passivi – spiega Ferrandelli – in quanto molte strutture hanno già avviato procedure legali e ingiunzioni per ottenere il denaro spettante.
L’accoglienza dei minori in strutture adeguate e qualificate – aggiunge – è una priorità che non può essere derogata e che dunque deve rimanere a carico delle istituzioni, proprio per il ruolo che esse ricoprono. I sindaci, infatti, diventano tutori legali dei minori inseriti con provvedimento dell’Autorità Giudiziaria Minorile e il mancato pagamento delle rette configura di fatto il reato di abbandono di minore.
Un simile ritardo non è solo inaccettabile ma anche insostenibile per gli enti accreditati che devono comunque rispettare gli standard previsti e provvedere soprattutto alle necessità dei minori. Vi sono inoltre altre strutture, una per tutte “Amico mio” gestita da Padre Angelo da me visitata di recente, che accolgono i bisogni del territorio tra mille difficoltà (in un bene confiscato alla mafia che necessita manutenzione) svolgendo servizi essenziali e di sostegno reale alla comunitá e che non possono rischiare l’interruzione per colpa di amministrazioni insensibili.
Credo sia opportuno – conclude il deputato – attivare in regione un monitoraggio sui tempi di pagamento di tutti i Comuni siciliani e promuovere un sistema integrato di servizi socio-assistenziali al fine di assicurare ai cittadini interventi adeguati ai propri bisogni e alle realtá associative il giusto sostegno”.
CS FERRANDELLI