Terrasini, bimbo sbranato dal cane supera altro delicato intervento

Ha superato brillantemente un delicatissimo intervento, l’ennesimo, il piccolo Antonino Maniaci, il bambino di otto anni, sbranato dal proprio cane lo scorso mese di novembre, all’interno del giardino della sua villetta di Terrasini. I chirurghi plastici dell’Ospedale Villa Sofia di Palermo, gli hanno ricostruito la cute, innestando nella superficie cranica, la sua stessa pelle prelevata dalle gambe. L’operazione è durata circa 4 ore. Fortunatamente, tutto è andato bene e tra qualche settimana, Antonino potrà tornare a casa, tra le mura della villetta di contrada agli Androni, dove risiede con la sua famiglia e dove il suo rottweiler lo ha violentemente aggredito. In oltre un mese e mezzo, Antonino, ormai in netta ripresa, ha dovuto subire diversi interventi di chirurgia ricostruttiva, alla guancia e alla mandibola e il trapianto di un derma artificiale al cranio che oggi ha consentito l’innesto della cute. Intanto, non si è ancora chiusa l’inchiesta giudiziaria su ciò che avvenne quel tragico pomeriggio del 12 novembre. La procura di Palermo starebbe ancora valutando se iscrivere nel registro degli indagati per lesioni colpose il genitore del bimbo, Marcello Maniaci, titolare di una gioielleria di Cinisi che è già stato ascoltato dai Magistrati Maurizio Scalia e dal Pm Rita Fulantelli che intendono capire perché l’animale che era nella cuccia si sia scagliato contro Antonino. Il reato di lesioni colpose, ‘omessa vigilanza di animale’ è stato depenalizzato, ma è procedibile a querela di parte. La Procura potrebbe decidere di nominare un tutore legale per la vittima che dovrebbe presentare denuncia. Ad oggi, in ogni caso, dopo l’interrogatorio, al padre del bambino ancora fortemente provato per quanto accaduto al figlio, fortunatamente, non è stato notificato nulla. Secondo i carabinieri della compagnia di Carini, che hanno indagato sulla vicenda, il bambino si sarebbe improvvisamente allontanato da dove si trovavano i genitori e poco dopo, il padre, che lo cercava perché l’aveva perso di vista, lo ha ritrovato disteso per terra e sanguinante. Da qui la corsa del padre con il figlio, a bordo della propria auto, verso l’ospedale Cervello di Palermo, dove è stato intubato e trasferito in ambulanza a Villa Sofia. Quindi un episodio assolutamente accidentale che non va attribuito alla responsabilità di nessuno, tantomeno dei genitori, da allora in preda alla disperazione e preoccupazione per il figlioletto ancora in ospedale.
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Bimbo sbranato dal cane supera altro intervento

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