Ato Rifiuti Pa 1, è ancora emergenza rifiuti
È ancora drammatica l’emergenza rifiuti nei 12 comuni dell’ambito territoriale ottimale Palermo l. Nonostante i lavoratori interinali e i dipendenti, dopo la riapertura dei cancelli della discarica di Siculiana, siano al lavoro da giorni, la raccolta dei rifiuti procede a rilento. Per mancanza di liquidità di cassa, la società non può ricorrere al noleggio dei mezzi idonei per accelerare la rimozione della gran mole di spazzatura che deturpa, ormai da settimane, le periferie e i centri abitati dei paesi del comprensorio. Il liquidatore Antonio Geraci, alle prese pure con il blocco delle carte carburante, pende dalle labbra dei sindaci, affinchè mantengano l’impegno sottoscritto nei giorni scorsi nel comune di Giardinello, e cioè quello di versare, alla riapertura delle tesorerie comunali, due mensilità arretrate delle cosiddette quote di sopravvivenza alla Servizi Comunali Integrati. Già da stamani, gli enti locali, sono operativi in tal senso e l’auspicio è che tutti gli amministratori facciano il proprio dovere per uscire dall’ennesima emergenza igienico sanitaria e scongiurare un ulteriore e assoluto stop del servizio che, in caso di mancanza di risorse, potrebbe verificarsi già dal prossimo 10 gennaio. Intanto continuano i roghi di cassonetti. La gente, probabilmente stanca di sorbirsi gli odori nauseabondi provenienti dalle discariche a cielo aperto che nelle ultime settimane si sono create ovunque, noncuranti delle conseguenze ambientali, decidono di dar fuoco ai rifiuti. Nel tardo pomeriggio di ieri, ad esempio, un incendio ha bruciato tonnellate di immondizia accumulate sulla statale 113, nei pressi di un parcheggio adiacente ad un supermercato di Terrasini. Sul posto, così come due notti prima, è dovuta intervenire ancora una volta, una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Partinico. Episodi analoghi anche a Carini, sulla strada provinciale 1 che collega la città a Montelepre, e a Partinico in Contrada Mulini. Una domanda nasce spontanea. Alla luce dell’emergenza igienico-sanitaria in atto nei 12 comuni ad ovest di Palermo, e delle gravi conseguenze che i roghi provocano all’ambiente, come mai nessun sindaco, finora, abbia pensato di chiedere al Prefetto di Palermo di intervenire precettando da imprese locali i mezzi necessari per ripulire celermente i paesi dall’immondizia?