Colpo a Matteo Messina Denaro, in manette boss e politici da Salemi a Terrasini
Operazione antimafia nel Trapanese, condotta dai carabinieri di Trapani e del Reparto operativo speciale di Palermo e Roma, per l’esecuzione di 6 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti indagati per mafia, emessi dal Gip di Palermo su richiesta della Dda del capoluogo siciliano.
Sequestrati beni per 10 milioni di euro. Al centro delle indagini, l’infiltrazione delle famiglie mafiose di Castelvetrano e Salemi in attività legate alle energie rinnovabili, realizzata attraverso la la sistematica acquisizione dei lavori per la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici nelle province di Agrigento, Palermo e Trapani. I proventi illeciti venivano in parte utilizzati per sostenere la latitanza del boss Matteo Messina Denaro.
In manette sono finiti l’imprenditore di Salemi, Salvatore Angelo, l’uomo del businnes delle energie pulite; Santo Sacco, consigliere del Pdl alla Provincia di Trapani; Salvatore Pizzo, consigliere comunale di Terrasini nel Palermitano. Ed ancora: Gaspare Casciolo, considerato il capo della famiglia mafiosa di Salemi, Paolo Rabito e Gioacchino Villa che avrebbero fatto parte del clan.