Carini. Acqua inquinata da Gasolio, utilizzo vietato per scopi alimentari. L’Aps alla ricerca delle cause

Da tre giorni è emergenza idrica nella parte bassa di Carini, dove molti cittadini hanno segnalato che dai rubinetti fuoriesce acqua di colore scuro e maleodorante, nei pressi di Corso Italia e vie limitrofe. Le analisi effettuate ieri mattina dall’Azienda Sanitaria Provinciale 6 di Palermo, hanno confermato l’alterazione delle caratteristiche organolettiche dell’acqua distribuita attraverso la rete idrica del comune.
Acque Potabili Siciliane, società che gestisce il servizio, ha confermato che non è da considerarsi adatta al consumo umano. Per tutelare la salute dei cittadini, il sindaco Giuseppe Agrusa ha così emesso un’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua per scopi alimentari. Non è possibile dunque lavare frutta, verdura e altri alimenti e naturalmente assumerla. Il primo cittadino, si legge nel documento firmato, ha inoltre ordinato la società Aps di intervenire e risolvere il problema entro 48 ore e di ripristinare le condizioni di potabilità dell’acqua erogata.
Sul piede di guerra i cittadini della zone colpite dal problema, che denunciano il fatto che l’acqua puzza di gasolio. E in effetti sembra proprio che l’acqua sia inquinata da nafta. A confermarlo è l’assessore ai Servizi a rete Salvatore Nazzarini che comunica che la situazione non è ancora tornata alla normalità. L’Aps sta effettuando alcuni scavi tra Via Piemonte e via Torretta e nei pressi di distributori di carburanti per verificare eventuali rotture nelle condutture.
“Abbiamo eseguito campionamenti in diversi punti della città – dice Nazzarini – ma solo nella zona di Piano Agliastrelli abbiamo riscontrato l’anomalia. Non è da escludere – dichiara ancora l’assessore ai servizi a rete – che qualcuno abbia immesso volutamente gasolio all’interno della rete idrica. Potrebbe trattarsi di un attentato alla salute pubblica”. L’ordinanza firmata dal sindaco rimane valida fino a nuove disposizioni.

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