San Giuseppe Jato, sindaco e assessori si tagliano lo stipendio per garantire l’assistenza sociale
Rinunciano al 10% della propria indennità di carica per rinnovare il contratto ad un’assistente sociale. A San Giuseppe Jato, la giunta guidata dal sindaco Davide Licari ha deciso di tagliarsi lo stipendio per pagare una parte della consulenza da 1000 euro.
Dall’inizio del 2011 infatti, il comune non ha più soldi per rinnovare il contratto di collaborazione con l’assistente sociale, per aver sforato il patto di stabilità.
In paese ci sono casi difficili da monitorare come studenti che abbandonano la scuola, persone con disagi psichici, anziani ammalati, immigrati e minori in affidamento. Con la lodevole decisione della giunta Licari, dunque, sarà possibile pagare l’assistente sociale Erina Spica, che così sarà presente tre volte a settimana.
La nomina della consulenza, supera tra l’altro anche la logica dell’appartenenza politica: la donna infatti è sorella del consigliere di opposizione Domenico Spica. “In tempi di crisi – dice il sindaco Davide Licari – autotassarci è l’unico modo per garantire il servizio. Non c’erano altri fondi disponibili. Abbiamo premiato la professionalità alla logica degli schieramenti.” Erina Spica era già stata in servizio al comune per 5 anni, dal 2006 al 20121. Ma anche dopo la scadenza aveva continuano ad occuparsi di servizi sociali da volontaria.