Riserva dello Zingaro, la conta dei danni: “distrutta all’80%”
Si è conclusa la conta dei danni. L’80% della Riserva Naturale dello Zingaro è stata distrutta. L’incendio delle scorse settimane ha quasi cancellato interamente il patrimonio naturalistico compreso tra San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo. Della riserva rimane oggi solo cenere e una visione spettrale di quelli che fino a pochi giorni fa erano paesaggi mozzafiato di forte richiamo turistico, come testimoniano queste nostre immagini girate prima del disastro. 1400 ettari in tutto, gli ettari divorati dall’incendio durante la prima settimana di agosto. La riserve è stata chiusa per due settimane e adesso sono state riaperte alcune calette.
La maggior parte dei sentieri interi rimangono inaccessibili. Adesso si attendono le piogge che ridaranno vita alla vegetazione. Ma l’arrivo dei primi temporali sarà anche una prova per verificare la tenuta dei terreni che senza più alberi e piante potrebbero avere cedimenti facendo rotolare a valle, ciottoli e detriti. “Il nostro impegno sarà quello di combattere i piromani mascalzoni – dice il presidente della Provincia di Trapani Mimmo Turano – promuoveremo una vigilanza speciale da attivare nelle giornate più calde e saremo al fianco di chi si impegna nelle campagne di sensibilizzazione”. I sindaci dei comuni di San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo, rispettivamente Matteo Rizzo e Marzio Bresciani si dicono fiduciosi in un rilancio della zona che porta turismo ed economia, con i suoi 200,000 visitatori ogni anno.