Cenere e nubi su Palermo e dintorni, per il Sindaco si tratta di vapore acqueo.

di Federico Orlando.
Come spesso succede in Sicilia anche l’incendio della discarica di Bellolampo viene vissuto all’insegna del paradosso. I rifiuti bruciano da domenica pomeriggio, una nube persiste minacciosa sul cielo di Palermo, di giorno e sui paesi della costa di sera, la cenere ricopre tetti e balconi nelle case, ma secondo il Comune di Palermo si tratta solo di vapore acqueo. Il Sindaco dai sui profilo Facebook aveva addirittura scritto che l’incendio era ormai spento e per questo aveva ringraziato i lavoratori dell’AMIA e gli operatori dei Canadair, che hanno lavorato senza sosta per contenere l’incendio. Il ringraziamento è lecito, ma non per quanto hanno fatto, ma per quanto stanno facendo, perchè purtroppo le fiamme non sono ancora spente. Sono latenti sotto i rifiuti, e quattro squadre effettuano le operazioni di raffreddamento, per scongiurare il pericolo che il rogo divampi nuovamente, anche i Canadair continuano a lavorare. Questa mattina è inoltre ripartito lo scarico della terra, l’unico materiale in grado di soffocare eventuali focolai che continuano a svilupparsi. I Vigili del Fuoco del gruppo Nucleare Biologico Chimico e Radiologico continuano a misurare l’aria, per rilevare i dati che riguardano le sostanze tossiche. Sarà pure vapore acqueo, come sostengono il Sindaco Orlando e l’assessore La Piana, ma il forte odore di bruciato e la cenere evidente non lasciano del tutto tranquilli i cittadini.
La Procura, che ha aperto un’indagine a carico di ignoti per incendio, ha oggi ha ascoltato il comandante dei vigili del fuoco Gaetano Vallefuoco. Intanto a Ballolampo è entrata in funzione la stazione di trasferenza, da da dove i rifiuti saranno portati con i camion in altri siti. L’immondizia in città staziona quasi dappertutto accanto ai cassonetti ricolmi, quella che viene raccolta dai mezzi dell’Amia, viene portata nelle discariche di Trapani e Campobello di Mazara.

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