Terrasini, il Tar stravolge la composizione del consiglio comunale. Entrano otto esponenti di opposizione
Cambia drasticamente l’assetto del consiglio comunale di Terrasini. Lo ha stabilito il Tribunale Amministrativo Regionale che ha dato ragione a otto esponenti delle liste a sostegno del candidato sindaco Giuseppe Cammilleri, che alle ultime elezioni del mese di maggio 2011, erano rimasti esclusi dall’assegnazione dei seggi nell’assemblea municipale, per un errata applicazione della legge. Oggi il Tar, di fatto, stravolge il risultato delle elezioni amministrative. Sette candidati infatti, qualche settimana dopo la competizione elettorale, avevano presentato ricorso, contestando l’attribuzione del premio di maggioranza che ha assegnato dodici consiglieri al sindaco Massimo Cucinella.
Il dubbio era è se è stato corretto conteggiare o meno, i voti delle liste che non avevano superato il cinque per cento. Secondo la legge elettorale, al primo cittadino spetta il 60% dei consiglieri, ma a condizione che la coalizione perdente non abbia raggiunto il 50% dei voti validi. Ed è proprio in questi calcoli che la situazione si fa complessa.
Al ballottaggio la coalizione di Giuseppe Cammilleri si era apparentata con un paio di liste legate ai candidati esclusi al primo turno: Antonio Giannettino e Graziella Moceri. Secondo le proiezioni, il nuovo asse superava il 50% dei voti e anche in caso di sconfitta avrebbero avuto, in consiglio comunale, più rappresentati di Cucinella.
Nella stima dei voti validi invece, il gruppo Cammilleri non ha calcolato le tre liste che non avevano raggiunto il 5%: l’Udc e le due a sostegno di Antonio Gallina. L’ufficio centrale che proclamato i nuovi eletti, le ha messe dentro invece, facendo scivolare la percentuale sotto il 50. Per conseguenza, Cucinella ha avuto la maggioranza con 12 seggi su 20 totali.
Secondo l’avvocato Giovanni Pitruzzella, uno dei maggiori esponenti di diritto costituzionale e il legale Stefano Polizzotto, che ha assistito i candidati che avevano presentato il ricorso, la legge non è stata applicata in modo corretto poiché non dovevano essere conteggiate le tre liste che non avevano superato la soglia del 5%.
Il Tar quindi ha accolto la sentenza, si sostituisce all’Ufficio Elettorale e nomina gli otto nuovi consiglieri: Fabio Viviano della lista “Futuro e Libertà per l’Italia”, Carlo Serio della lista “Popolo Liberale Terrasinese”, Filippo La Fata del “Buon Governo”, Norino Ventimiglia dei “Popolari di Italia Domani”, Salvatore Brunetti di “Autonomia e Progresso”, Filippo Ventimiglia e Randazzo Antonino di “Terrasini D’Amare” e Gianfranco Puccio di “Sicilia Vera”.
Entrano quindi otto esponenti delle liste di opposizione. Altrettanti consiglieri, candidati nelle liste a sostegno dell’attuale sindaco Massimo Cucinella. decadono automaticamente. Si tratta di: Girolamo Di Mercurio, Rosa Bommarito, Salvatore Palazzolo, Antonio Di Maria, Pietro Palazzolo, Salvatore Pizzo, Loredana Guglielmotti e Salvatore Gagliano.
Il sindaco Cucinella e gli assessori della giunta comunale avevano incaricato l’avvocato Giuseppe Immordino, per controbattere al ricorso.
Ma il Tar ha deciso e ha cambiato l’assetto politico del consiglio comunale. Di fatto, il primo cittadino non avrebbe più la maggioranza uscita dalle elezioni, ma alla luce della sentenza, potrebbero aprirsi nuovi scenari politici.