Gasolio a 1,10 euro. Sequestrato impianto abusivo a Carini
E’ di 51 impianti controllati il bilancio di una mirata attività di controllo della Guardia di Finanza in diversi comuni della provincia di Palermo, che ha permesso di scoprire numerose irregolarità.
Il caso più eclatante, nella zona industriale di Carini, dove le fiamme gialle, hanno scoperto un distributore di gasolio totalmente abusivo, che erogava il carburante ad un costo molto più basso, considerando il caro benzina degli ultimi tempi. Il gasolio qui veniva venduto ad 1 euro e 10 centesimi al litro. Un prezzo che aveva fatto risparmiare centinaia di automobilisti che ogni giorno formavano lunghe code nei pressi dell’impianto, che si trovava in un area video sorvegliata e protetta da un cancello automatico.
I finanziari si sono introdotti in borghese facendo credere ai gestori di voler fare rifornimento. Ma arrivati all’interno è scattato il blitz. Le fiamme gialle hanno subito notato che si trattava di impianto di distribuzione completamente abusivo, sconosciuto al fisco, privo di certificazioni antincendio e della licenza di esercizio.
La colonnina di erogazione era azionata da un sofisticato meccanismo elettronico, che consentiva di attingere il gasolio da cisterne occultate all’interno di container o autocarri parcheggiati all’interno dell’area. I finanzieri hanno sequestrato oltre 600 litri di gasolio, 173 kg di olio lubrificante e altri strumenti per il funzionamento dell’impianto “fantasma”.
I gestori, due palermitani pregiudicati, sono stati denunciati. L’esame del carteggio sequestrato presso l’impianto (schede carburante, bolle di consegna, titoli di credito) ha permesso inoltre di accertare che dal mese di marzo 2011, hanno venduto complessivamente oltre 55,000 litri di gasolio per un valore economico superiore a 65,000 euro. Denunciati anche 11 clienti per ricettazione e impiego di beni di provenienza illecita. Inoltre i finanziari stanno indagando per scoprire provenienza del carburante.
I controlli hanno riguardato anche altri comuni del palermitano: Partinico, Corleone, Cefalù, Termini Imerese, Bagheria. Nel 40% degli impianti sono state riscontrate irregolarità. Sono state verbalizzate sanzioni per 250,000 euro nei confronti di 16 distributori, per mancata esposizione dei prezzi, per inosservanza degli orari di apertura e chiusura, per irregolarità nelle giacenze e per mancato pagamento della “Robin Tax”. Un impianto è stato invece sequestrato perchè erogava carburante in misura inferiore a quella indicata sulla colonnina. Due sequestri cautelativi hanno interessato altri due impianti poiché non avevano eseguito la visita periodica che certifica il regolare funzionamento. Scoperta anche un impresa che vendeva bombole di gpl senza autorizzazioni.