Intascavano pensioni di familiari deceduti, 13 denunce nel palermitano

Intascavano, in qualità di delegati, le pensioni di persone decedute da tempo, alcuni da oltre 25 anni. Con l’accusa di truffa ai danni dell’Inpdap, la Guardia di finanza ha denunciato 13 persone a Palermo e in alcuni comuni della provincia. 5 di queste sono state sorprese in flagranza, all’interno degli uffici postali, mentre intascavano le somme spettanti ai congiunti morti da tempo. La somma erogata indebitamente è di oltre 1,3 milioni di euro. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica. I truffatori sono stati scoperti negli uffici postali di Palermo, Bagheria, Termini Imerese, Cefalù, Carini e Partinico. Un altro indagato incassava anche il sussidio di accompagnamento assegnato al genitore defunto. Sono stati sequestrati cinque conti correnti (con un saldo di oltre 800 mila euro), due libretti di deposito e del denaro contante riscosso presso gli sportelli postali (7 mila euro circa). In un caso, la riscossione della pensione avveniva ogni mese, con sistematica puntualità, addirittura nei 26 anni successivi al decesso del beneficiario. Un altro soggetto aveva invece pensato bene di “arrotondare” le somme riscosse dall’Inpdap a nome del defunto genitore con il denaro erogatogli dall’Inps a titolo di pensione di accompagnamento, per oltre 30,000 euro. La lotta alle truffe previdenziali metto in atto dalle Fiamme Gialle ha permesso di interrompere una vera e propria emorragia di denaro pubblico.

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