Palermo, in arrivo il commissario straordinario

Dopo l’addio di Diego Cammarata, Palermo attende la nomina di un commissario straordinario che guiderà la città fino alle prossime elezioni in primavera. Sui nomi sono tante le indiscrezioni, ma di certo chi verrà scelto dal Presidente della Regione, dovrà fare i conti con tante emergenze e con una campagna elettorale che si preannuncia infuocata. La nomina spetta a Raffaele Lombardo, che dopo i toni accesi di ieri, definendo Cammarata “il peggior sindaco della storia di Palermo” ha stemperato la polemica , parlando di “necessità di svelenire il clima”. Il governatore dovrà scegliere tra dirigenti regionali o statali in servizio o in pensione, segretari di comuni o provincia in servizio oppure un funzionario del servizio ispettivo degli Enti locali con esperienza ultraquinquennale I nomi circolati in queste sono quelli di Patrizia Monterosso, dirigente e attuale capo di gabinetto di Lombardo e Giosuè Marino, che in tal caso dovrebbe lasciare la carica di assessore regionale.
L’iter burocratico che porterà alla scelta del commissario inizierà con la comunicazione ufficiale delle dimissioni di Diego Cammarata, che il segretario generale del Comune dovrà comunicare ufficialmente al dipartimento delle autonomie locali. A quel punto, verrà istruita la pratica che non ha un termine temporale bene definito: il nome del commissario può essere scelto domani, come tra un mese. Nell’attesa le funzioni di primo cittadino verranno prese dal vicesindaco in carica Pippo Enea del Pid. Il consiglio comunale resterà regolarmente in carica fino alla scadenza del mandato. Intanto fanno ancora eco le reazioni politiche dopo le dimissioni. Dal Pd che parla di “capitano che abbandona la nave che affonda” , dal Pid Marianna Caronia, ex vicesindaco dello stesso Cammarata che parla di una notizia che la città attendeva da tempo. C’è silenzio invece nel Pdl che adesso punta su una eventuale candidatura del rettore dell’Università di Palermo, Roberto La Galla che intervistato in una trasmissione radiofonica dice: “ancora nessuno mi ha chiesto di candidarmi, ma sono disponibile a farlo se sarò sostenuto da un ampio progetto” mentre Angelino Alfano cerca l’accordo con l’Udc e il Grande Sud di Miccichè.

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