FERMO SICILIA. Benzina esaurita ovunque. Negozi chiusi a San Giuseppe Jato. Lombardo convoca i manifestanti. “Possibili infiltrazioni mafiose”
La benzina è esaurita ormai ovunque. Cominciano a scarseggiare nei supermercati, acqua e generi di prima necessità. E’ il quinto giorno di fermo in tutta la Sicilia e la situazione diventa sempre più difficile. Volantinaggi, presidi e rallentamenti del traffico. Nel capoluogo continuano i blocchi davanti all’ingresso del porto e nei pressi della circonvallazione di via Oreto. Mezzi pesanti bloccati a Villabate, lungo lo scorrimento veloce Palermo-Agrigento, all’altezza dello svincolo per Bolognetta. Stessa situazione a Lercara Friddi e San Giuseppe Jato. Mezzi pesanti fermi anche ad Alcamo nello svincolo Est dell’A29. La protesta dei Forconi ma anche degli imprenditori, dei lavoratori, dei disoccupati, insomma della gente comune, stà serrando i ranghi. A San Giuseppe Jato, i negozianti hanno deciso di aderire alla protesta tenendo chiusi i propri esercizi commerciali, supermercati, banche, panifici, ambulatori, tutti uniti per un solo obiettivo, far sentire la propria voce.
Una protesta che sta creando forti disagi in tutta la Regione e che si divide tra favorevoli e contrari. E’ ormai certo che tra i manifestanti ci siano esponenti di Forza Nuova, partito di estrema destra. Sostengono la protesta anche gli anarchici del centro sociale ‘Anomalia’. Una mobilitazione senza precedenti, perché coinvolge pezzi di società e gruppi politici che hanno poco in comune se non la crisi economica. Confindustria e altre undici associazioni, che hanno scritto al premier Monti e al ministro Corrado Passera, denunciano la presenza tra i manifestanti, di criminali e mafiosi con interessi di tutt’altra natura. Da qui l’appello al governo per un intervento tempestivo. “Troviamo giustificato l’allarme lanciato da Confindustria, al quale dovrà darsi grande attenzione” ha detto il l procuratore capo di Palermo Francesco Messineo. Il governatore Raffaele Lombardo ha convocato questa mattina
i prefetti siciliani con gli esponenti di ‘Forza d’urto’, il movimento che da lunedì scorso sta attuando in Sicilia il blocco dei trasporti. La riunione si tiene a porte chiuse e la delegazione dei manifestanti è composta da circa 24 persone, due per ogni sigla del movimento “Forza d’urto”. Il vertice è stato convocato dai prefetti siciliani.
L’assessore regionale Pier Carmelo Russo invece dichiara: “Nelle prossime ore convochero’ una riunione per definire le ulteriori linee di rivendicazione con tutte le organizzazione di settore. Tutte, nessuna esclusa ovviamente, sempre che ognuna di essa sottoscriva un patto di legalita’, con il quale ci si impegni a denunciare infiltrazioni della criminalita’ nella protesta e nella stessa gestione del settore”.
Si schiera invece dalla parte dei manifestanti, il presidente dell’Anci Sicilia Giacomo Scala che rivolge “un invito al Governo nazionale ad ascoltare le ragioni dei comitati di protesta e a riconoscere le prerogative della specialità statutaria della Regione Siciliana”.